Sultani ma soprattutto bugiardi. Un'inchiesta del 1965 [1965]

29 settembre 2008

Inchiesta socio-antropologica del 1965 (riedita anche nel 1977) sulla mentalità maschile e maschilista in Italia.

Un capitolo dedicato all'omosessualità arriva a queste sorprendenti conclusioni:

"Gli omosessuali rappresentano una minoranza circoscritta a determinati ambienti artistici e para-artistici, e costituita in buona parte da stranieri".

Infatti su più di mille interviste quanti omosessuali ha incontrato l'autrice? Uno.

Tutti gli altri ne hanno solo sentito parlare, o al più sono loro prostituiti...

I quest'Italia pre-sessantottesca l'omosessualità è completamente cancellata, relegata nel regno della paura e della minaccia.

Colpa anche di un metodo di ricerca giuggiolone che non ha tenuto conto dell'influenza del pregiudizio sociale (non si va a chiedere in giro "Lei è frocio"? aspettandosi risposte sincere...).

Tutto ciò dimostra, qualora ve ne fosse ancora il minimo bisogno, come i pregiudizi del ricercatore influiscano sui risultati stessi dell'inchiesta, e in secondo luogo come chi non prenda certe precauzioni rischi di ottenere dall'inchiesta non la realtà dei fatti, bensì il quadretto propagandistico che un certo mondo desidera dare di sé ("Qui da noi siamo tutti sani: di froci non ce n'è"!).


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