Una ribelle a Parigi

Intervista a Héléna Marienské

22 agosto 2014

Fantaisie Sarabande è il terzo romanzo di Héléna Marienské, scrittrice francese di talento, già autrice di due libri, vincitori di alcuni premi. Il suo nuovo romanzo sarà presto tradotto in italiano.
È un libro che ha un andamento cinematografico e che mescola una trama poliziesca e alcune scene erotiche che scandalizzeranno alcuni lettori e lettrici ma “Fantaisie Sarabande” è anche molto di più. È un'intelligente critica, con molto senso dell'humour, della società consumista e tecnologica.
È un'accusa a quella Francia di estrema destra da cui proviene la bellissima protagonista Annabelle. Appena ventenne Annabelle abbandona un padre delirante e lepenista per conquistare Parigi.
Annabelle non è solo bella ma colta e sa come farsi rispettare in una Parigi violenta. Come la Nanà del romanzo di Emile Zola che era una prostituta per l'alta società ottocentesca, Annabelle diventa una escort. Gli uomini che incontra sono a volte patetici, violenti, maniaci, ma Annabelle esce incolume da questi clienti ricchi e detestabili. Parallelamente Angela, scrittrice senza creatività, moglie di un celebre pianista che tanto grande è nelle sale da concerto e tanto insopportabile nella sua bella villa, si trasforma in una gelida assassina. Un commissario, di origine italiana, apre un'inchiesta per ritrovare il celebre pianista scomparso.
Sarà amore l'incontro tra Annabelle e Angela, inaspettato e travolgente. Forse è un incontro tra Eros (Annabelle) e Thanathos (Angela) come nel mito greco o in Freud, o tra la parte luce e la parte ombra di Jung.
 Ma il più temibile avversario di questo amore è il più impensabile dei personaggi.
Fantaisie Sarabande ha anche un andamento musicale, rapido, avvincente, come annuncia l'azzeccato titolo scelto dall'autrice. Forse è influenzato dal cinema dei fratelli Cohen, di Tarantino, di Lynch, e ha uno stile rapido, con neologismi adatti al nostro tempo, e intuizioni che lasciano trapelare la grande cultura dell'autrice. Alcune recensioni sono uscite su prestigiose riviste francesi e il libro avrà certo successo in Italia.
Annabelle è una ribelle che conquista Parigi trovando infine l'amore.

Helena mi ha gentilmente concesso questa intervista sul suo romanzo.

Il tuo terzo romanzo Fantaisie Sarabande sarà pubblicato in autunno in Italia. È un romanzo in cui hai scelto uno stile cinematografico che coinvolgerà molti lettori e molte lettrici italiani. Mi sembra che sia ben di più di un poliziesco con scene erotiche ma un'intelligente critica alla società consumista e tecnologica in cui viviamo. Sei d'accordo?

Angela e Annabelle, come tutti i personaggi che io ho creato nei miei romanzi precedenti, hanno una grande libertà in rapporto al mondo così com'è. Non sono delle rivoluzionarie ma piuttosto delle sorridenti anarchiche. La società esiste, con le sue regole, le sue gerarchie e le sue convenzioni, e queste regole e queste convenzioni ostacolano molto spiacevolmente la loro libertà: loro le trasgrediscono dunque, tutte, con un piacere non dissimulato. Tutti i miei personaggi sono trasgressivi. In realtà io stessa sono totalmente trasgressiva anche se non ho l'abitudine di uccidere i miei mariti e di tagliarli a pezzi.
Molto felicemente la letteratura è là per permettermi di farlo senza ritrovarmi in una prigione umida.
La letteratura è la libertà in tutta impunità.

La storia d'amore tra Annabelle e Angela sembra un incontro tra Eros e Thanathos freudiani o la parte chiara e la parte oscura di Jung. Ti sembra un'interpretazione esatta?

Io ho letto Freud e Jung quando ero molto giovane e d'altronde ho fatto una psicanalisi per circa dodici anni: questo per dire se le teorie psicanalitiche hanno potuto influenzare la mia visione del mondo e la mia vita.
In questo libro mi diverto col freudismo. Il personaggio di DDD, la psicanalista, è completamente superata dagli avvenimenti. È un'analista lacaniana, suggerisce soavemente al suo paziente, il poliziotto Cesari “associate, associate liberamente, liberate la vostra parola”, e in effetti egli pratica l'associazione verbale e libera completamente il suo discorso. Ma più egli “associa” più egli libera dei fantasmi sadici e omicidi, e DDD non si accorge che egli sta per andare pericolosamente verso il passaggio all'atto. Per la costruzione di una fiction è formidabile avere un personaggio che si emancipa e sviluppa verso la follia (che io non avevo per niente previsto) e che è brutalmente confrontato a dei fantasmi sconvolgenti: niente può trattenerlo e questo orribile Cesari ha trascinato la mia storia dove io non pensavo di avventurarmi. Eros e Thanathos si sono mescolati permettendomi di esplorare dei fantasmi proibiti.
Tra Annabelle e Angela è molto diverso. Annabelle ha due sessualità: una sessualità commerciale e artistica, quella che lei pratica come call-girl di alto bordo. E una sessualità intima, che è una omosessualità inizialmente vissuta con Fred, la sua amica di gioventù, poi con Angela di cui si innamora. Qui non c'è traccia di Thanathos: l'amore è sensuale, giocoso, delizioso ed è per Angela una vera rivelazione. Qualche cosa si trasforma in lei, che va a trasformarla sia come donna sia come scrittrice.

Il libro ha un andamento cinematografico. Penso ai fratelli Cohen, a Tarantino, a Lynch o a Thelma e Louise, com'è stato segnalato da una prestigiosa rivista francese. Quanto il cinema è stato importante nell'elaborazione del tuo romanzo?

Io amo le creature delle fiction che hanno un segno artistico forte, e che, per i demiurghi sanno trasportarmi in un universo che essi hanno elaborato, unico, singolare. A questo titolo alcuni cineasti sono per me altrettanto importanti che i miei scrittori preferiti. Così l'universo onirico di Lynch mi affascina a tal punto che quando ho scritto Rhésus, il mio primo romanzo, mi sono più o meno coscientemente ispirata a Mulhulland drive, che gioca su degli effetti di rottura totale della verosimiglianza: da un capitolo all'altro, si ritrovano gli stessi personaggi, nello stesso luogo un po' trasformati, ma con una logica narrativa rivisitata. Il lettore non sa quale versione dei fatti era la vera e tutta la sintesi logica era illusoria – in fondo che cos'è la vita se non un mistero mai svelato?
Quando la mia editrice in Francia ha letto Fantaisie Sarabande lei mi ha detto: “Lei è la Tarantino delle Lettere francesi!”. Questo mi ha molto divertita. E ho trovato che fosse un paragone molto lusinghiero. Come Tarantino mi piace giocare con i generi, rivisitarli, e in Fantaisie Sarabande gioco con i codici del poliziesco, del romanzo di formazione, del racconto libertino. Per rivisitarli, per rivoltarli. Come Tarantino mi diverto a mescolare humor, violenza e sesso, ma mi sembra che ci sia più sesso e meno violenza in quello che ho scritto! Tarantino, infatti, è abbastanza puritano.
Per Thelma e Louise molti giornalisti, in Francia, hanno fatto un collegamento con Fantaisie Sarabande. Confesso che non ci avevo pensato. Avevo visto il film quand'era uscito e un po' l'avevo dimenticato. Ma è vero che hanno in comune una storia forte tra due donne che vogliono cambiare e che hanno un forte desiderio di libertà.

Il libro ha scene esplicite relative alla sessualità, ma a mio avviso, mai morbose. Pensi che scandalizzeranno alcuni lettori italiani? E in più un'avvincente trama poliziesca. Mescolare i generi rende il tuo romanzo vivace e dinamico e molto denso di humor. Che ne pensi?

Più che l'erotismo, di cui le rappresentazioni sono molto presenti nella nostra società, è il personaggio di Annabelle che può scioccare. Ecco una puttana che sceglie liberamente la sua attività, che la esercita senza cattiva coscienza, e senza avere l'impressione di essere una donna-oggetto. Perché lei è totalmente una donna-soggetto. È lei che dirige le sedute erotiche per le quali lei è pagata. Lei è performer, nel senso artistico del termine. Utilizza il suo corpo e il suo sesso per uno scenario erotico adattato all'inconscio del suo cliente. Prevede una scenografia, dei costumi, degli accessori… e dell'azione.
Questa idea che una prostituta sia non una vittima ma una donna libera che si riconosce  fieramente come lavoratrice sessuale può scioccare i benpensanti che vogliono assolutamente vittimizzare tutte le prostitute. Alcune prostitute sono chiaramente vittime di ambienti mafiosi e vivono un calvario, ma altre hanno scelto questo mestiere e vogliono esercitarlo liberamente.
In Francia c'è un grande dibattito sociale su questo tema, e infatti la destra e la sinistra s'intendono per avere una posizione abolizionista che soddisfa la loro morale piccolo borghese. Si vuole sradicare la prostituzione, con il pretesto di proteggere le donne che sarebbero tutte vittime. E bizzarramente si rifiuta di ascoltare le prostitute che si sono mobilitate per difendere i loro diritti a esercitare un mestiere che hanno scelto, è già stimmatizzato dalla morale borghese e che è, ora (ndt. In Francia) represso dalla legge. Si rifiuta di ascoltare la loro voce. Come femminista sono per difendere queste donne che hanno scelto di vivere un'esistenza che sfida le istituzioni, che lo dicono, e a cui si nega la parola in modo inaccettabile.
Vorrei aggiungere che si trovano varie forme di erotismo, nel libro. Le prime scene, dedicate ad Annabelle, che corrispondono alla scoperta della sensualità durante l'adolescenza, sono di un erotismo leggero, giocoso. Quelle in cui Annabelle diventa una performer sessuale traducono una sessualità frenata, inventiva, dove sono esplorate le fantasie dei suoi clienti. Io mi sono molto divertita a scriverle. Ho un rapporto molto gioioso con la sessualità e penso che questo si senta nei miei romanzi. Come la scrittura è un modo di vivere per procura, le devo confessare che certi passaggi, di Annabelle, sono stati molto gradevoli da scrivere.
Io tengo in particolare a un altro aspetto dell'erotismo presente nel libro: quello dell'amore tra Annabelle e Angela. Angela ha avuto sempre una vita eterosessuale e quando incontra Annabelle vive un vero colpo di fulmine. Questo non si traduce in tenere fantasticherie ma, per una forte pulsione sessuale, nel  desiderio di avvicinarsi a questo corpo magnetico, accarezzarlo, sentirlo, leccarlo, penetrarlo: violarlo! Perché semplicemente lei ha una sbandata! In seguito, quando Angela e Annabelle hanno una storia d'amore, Angela scopre le delizie del corpo femminile e certe scene evocano l'incantamento provocato da un corpo di donna che si abbandona al piacere.

Quali sono gli scrittori e le scrittrici del passato o del presente che ami leggere o rileggere?  

Leggo e rileggo Stendhal, Moliére, Proust, La Fontaine, e Céline, dunque essenzialmente degli autori essenziali per il loro stile e il loro humor. Per i contemporanei ho dei gusti molto variabili: Jean Echenhz, Didier Lydie, Salvayre, Modiano. Mi piace evidentemente l'humor inglese e sono una fan di Tom Sharpe. Rileggo Wilt ogni volta che ho un coup e bleus
Leggo anche autori contemporanei americani. Stranamente gli autori di oltre Atlantico che mi hanno che mi hanno più colpito in questi ultimi anni, sono donne: Laura Kashishke, Cynthia Oszick e Donna Tartt di cui l'ultimo romanzi Le chardonneret è un capolavoro.
Anche due autori italiani figurano nel mio pantheon personale: Dino Buzzati, di cui rileggo sempre con ammirazione i racconti, e Italo Calvino, uno dei miei Olimpici. Amo tutta la sua opera ma mi è particolarmente caro: Se una notte d'inverno un viaggiatore, la cui struttura è un vero tour de force e di cui l'incipit, consacrato alle emozioni e ai desideri delle scoperte letterarie che si sentono quando, lettore appassionato, si entra in una libreria, è un vero capolavoro.

 
Ringrazio molto la simpatica e gentile Héléna Marienské per l'intervista che mi ha cortesemente concesso il 5 agosto 2014.

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