Più di 20 anni dopo la prima serie Roddenberry riadatta per il pubblico televisivo degli anni '80 la sua creatura più fortunata ed amata, apportandovi però delle significative modifiche: The Next Generation si differenzia dalla serie cosiddetta classica per una narrazione più corale e una conseguente maggiore caratterizzazione dei personaggi di contorno. Sostanziale è anche la differenza fra i due protagonisti Kirk e Picard: mentre il primo aveva un carattere più irruente e in più di un'occasione non aveva esitato a risolvere i conflitti con l'uso della forza, il nuovo capitano è più diplomatico e riflessivo, a tratti fin troppo remissivo. Malgrado entrambe le serie siano passate alla storia per aver infranto diversi tabù (basti citare il primo bacio interraziale), per ciò che riguarda la rappresentazione dell'omosessualità troviamo solo pochi episodi di interesse. La puntata degna di maggior nota è "The Host", andata in onda originariamente l'11 maggio 1991, in cui il dottor Beverly Crusher si innamora di un ambasciatore alieno appartenente alla razza Trill. Scopriamo qui che i Trill sono esseri umanoidi che ospitano al loro interno un'altra forma di vita. Quando il Trill muore, la creatura ospitata viene trasferita in un nuovo organismo, conservando però memoria della vita precedente, indipendentemente dal sesso del nuovo ospitante. Accade così che quando l'ambasciatore Trill muore in un attentato la dottoressa Crusher scopre che il nuovo ospite designato è un'affascinante ragazza. Inizialmente la dottoressa sembra quasi accettare la situazione, abbandonandosi perfino a qualche casta effusione con la nuova compagna, successivamente però si renderà conto che le è impossibile vivere questa sorta di rapporto "lesbico". Il creatore della serie Gene Roddenberry lottò non poco con la Paramount per poter inserire nella serie un personaggio gay ricorrente (nei suoi piani il personaggio sarebbe dovuto essere un infermiere). Purtroppo dopo la morte di Roddenberry, avvenuta nel 1991, l'idea fu abbandonata.