Biglietti per un viaggio verso nessun luogo.

6 febbraio 2005

Sono uno dei pochi italiani ad avere avuto il dubbio "privilegio" di vedere una delle pochissime copie, fuori commercio, dell'edizione originale (del 1993? 1994? non ricordo...) di quest'opera di Piervittorio Tondelli.

Sono quindi uno dei pochi a sapere che questa letteratissima accozzaglia di parole senza né capo né coda, in origine invece un senso lo aveva, eccome.

Si trattava infatti d'una raccolta di biglietti di auguri spedita alle persone che Tondelli amava più di chiunque al mondo: amiche, amici... amanti, ex amanti.

Nulla di tutto questo, però, traspare dopo le "amorevoli" cure di Fulvio Panzeri, l'esecutore testamentario di Tondelli che flippa se si accenna al tema dell'omosessualità di Tondelli, e che qui ha aggiunto una lunga "nota al testo" (pp. 108-144) in cui ci racconta proprio tutto... ad accezione di ciò che ci sarebbe interessato sapere!

A che serve una mezza opera come questa? Tondelli qui moltiplica le allusioni a partire dalla quotidianità privata della persona a cui si rivolge: dal segno zodiacale, al libro preferito, a un fatto vissuto assieme... ma sempre in modo allusivo, sempre con il tono del "tu ed io lo sappiamo, vero, ciò di cui sto parlando?"...

Per capire il senso di questi ermeticissimi (perché privatissimi) biglietti, sarebbe stato quindi necessario spiegare chi fossero per Tondelli i destinatari dei biglietti, tanto fuori che dentro al letto. O, in alternativa, tanto valeva fare di questi frammenti una raccolta di poesie...

Invece, né l'una cosa né l'altra, col risultato che qui non si capisce un tubo di Tondelli, del suo animo, delle cose che amava, delle persone che amava, del motivo per cui le amava.

Ecco quindi un libro che meglio avrebbe fatto a restare nella dimensione privata alla quale Tondelli lo aveva destinato, stampandolo in poche dozzine d'esemplari rigorosamente da regalare (come originale e letteratissimo biglietto d'auguri) alle persone che amava.

Chi ama Tondelli non vi troverà nulla di "grande". E non perché Tondelli non fosse tale, ma perché le anime piccine dei suoi esegeti lo hanno castrato di tutto ciò che potrebbe danneggiarne una fruizione piccoloborghese, cattolica, letteratisissima e rassicurante.

Conclusione: qui non trovate Tondelli. Quindi se lo amate davvero, state alla larga di questa larva di libro.

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