I muscoli, come vestito

17 marzo 2005, Gay.it

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Anche un corpo nudo può essere travestito. Pensate alla sontuosità del culturista, alle volute barocche dei suoi deltoidi, alle curve accurate del quadricipite. Walter Siti, che oltre a essere uno scrittore straordinario è anche un acuto osservatore del mondo, ha saputo volgere uno sguardo indagatore sul mondo dell'ossessione del fisico perfetto. Lo ha fatto in un libro, La magnifica merce, che raccoglie quattro storie incentrate "sull'amore, la passione, la maledizione del corpo".

Il primo di questi quattro racconti, Perché io volavo, è la trascrizione delle conversazioni tra un selezionatore e una marchetta. Il primo, Saverio, lavora per conto di un importante uomo politico alla ricerca di un maschio che possa soddisfare i suoi desideri. Il candidato è Marcello, ex campione di culturismo, ora entusiasta consumatore di cocaina e Viagra. Nel corso di quattro colloqui si dipana l'esperienza di vita di Marcello, borgataro desideroso di riscossa, gay più per lavoro che per reale convinzione, anche se a rinunciare agli uomini proprio non ci riesce. Ma parallelamente si accende anche il desiderio di Saverio che nella prorompente carnalità dell'altro trova una risposta alle sue proprie insoddisfazioni e alla sua condizione di omosessuale di mezza età alla ricerca di una realizzazione se non professionale almeno sentimentale e sessuale.

Siti è abilissimo nel condurre la narrazione con un alto grado di veridicità, che lascia il lettore spaesato e incapace di capire fino in fondo se ciò che legge è la vera descrizione di quanto avvenuto oppure una costruzione letteraria. Crea così una atmosfera da voyeur, un po' Grande Fratello un po’ Peep Show che traduce in maniera impressionante l'anelito al protagonismo che condiziona i personaggi. E forse anche i lettori.

A completare il testo e darne una ulteriore impressione di veridicità, in sei fotografie di Riccardo Bergamini si ritrae un modello il cui ruolo è di impersonare il Marcello del racconto.

Ancora un corpo possente e ben costruito è al centro anche del secondo racconto, Le mosse di Farhan. Qui il protagonista deve risolvere la gelosia – o l'ammirazione? – che nutre verso un tunisino conosciuto in palestra e che lui sospetta avere una relazione con sua moglie. Mentre in Storia di un bodyguard in realtà il protagonista svolge la professione più antica del mondo.

Completa la raccolta un racconto, Il colpo di pollice, incentrato sulla storia di un Poeta che viene trovato morto il 2 novembre 1975 all'Idroscalo di Ostia. Pochi giorni prima, un fotografo di nome Tony aveva realizzato dei ritratti molto particolari del poeta, i cui amici Dario Bellezza e Laura Betti troveranno sorprendenti non senza un tocco di invidia.

Anche in questo caso, quindi, Siti si diverte a darci l'illusione di seguire un bandolo che ricostruisce storie realmente accadute, lasciando solo all'ultima pagina di rivelare quanto queste storie siano vere o solo verosimili.

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Magnifica merce, LaDaniele Cenci09/03/2005

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