Al contadino non far sapere…

21 marzo 2013

A vent’anni si possono perdonare molte cose, compreso l’essersi già cucito addosso un film semiautobiografico, senza peraltro riuscire a renderlo granché credibile. Il ventre molle di J’ai tué ma mère consisteva nel fatto che il protagonista eccedeva vistosamente il carico che le spalle ancora molto fragili (istrionicamente parlando) di Xavier Dolan potevano sopportare. Il giovane attore/regista canadese vi confondeva di conseguenza continuamente dramma ed esplosioni isteriche, le quali alla lunga venivano a noia.

Superata la sindrome di Welles, al secondo film Dolan cambia registro puntando alla commedia sentimentale. Pur permanendo qualche tratto greve, la scelta ripaga e il risultato è più convincente, tanto da indurre a maggior indulgenza. Visti i perduranti vent’anni dell’attore/regista, si è ad esempio quasi tentati di soprassedere sul vezzo ormai trito di interrompere (e appesantire) la narrazione con interviste/confessioni in macchina degli interpreti (come peraltro Dolan già faceva in J’ai tué ma mère).

La vicenda è quella di un triangolo immaginario in cui un gay e la sua migliore amica si contendono un biondo campagnolo il quale, non avendo in realtà mai coltivato patate, sa discettare di poesia e può soddisfare fantasie tanto di procacità quanto di cerebralità. Tanto che l’ingenuità con cui stuzzica senza avvedersene il povero Francis è per la verità credibile fino a un certo punto.

Strano per un ventenne, Dolan punta a tradimento al cuore dell’immaginario gay di un paio di generazioni precedenti, che non possono rimanere del tutto inermi di fronte a Audrey Hepburn, James Dean e Dalida che canta Bang Bang. Anche se la terza volta… Ecco, al giovane regista manca ancora il dono della sintesi e se, oltre a quello, trovasse anche un modo per contenere un narcisismo un po’ stucchevole, sia nella gestione della propria presenza scenica sia nelle civetterie di stile, potrebbe sfornare qualcosa di realmente interessante.

Nell’attesa che il tempo faccia il suo corso ci si può godere il cameo finale di Garrel jr. nella parte del bel tenebroso della prossima sfida.

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