Strangers in Paradise Pocket 1

14 settembre 2005, Pride

Strangers in Paradise è la storia di tre amici, Francine, Katchoo e David e delle persone di cui si innamorano e disinnamorano nel corso della serie. È un racconto di oscuri passati e di speranzosi futuri, di doppi giochi e di amicizia, amore e odio sinceri. In altre parole: è una storia di vita reale, ma un gradino più su”. Con queste parole, l’americano Terry Moore presenta ai lettori la sua lunghissima saga sentimentale a fumetti, iniziata nel 1993 e ancora lontana dal concludersi.

In Italia le vicende dei tre amici hanno subito un travagliato percorso editoriale, cambiando etichetta per tre volte e approdando nel 2004 alla perugina Free Books, che sembra intenzionata a proseguire la serie nella solita versione lussuosa (e dispendiosa) da libreria, affiancando però a questa la ristampa integrale a partire dal primo numero, in versione economica e in formato bonelliano da edicola.

Non avendo mai letto nulla di questo fumetto, mi sono accostato a Strangers in Paradise avendone solo sentito un gran bene. A ragione, direi: il numero uno di SiP è una storia deliziosa, scritta benissimo e disegnata in maniera più che dignitosa. La stoffa del grande autore c’è, eccome, e Terry Moore promette già da subito di diventare anche un ottimo disegnatore, come si evince dalla bella copertina dell’albo, che appartiene ad un periodo molto più recente rispetto alla stesura del primo episodio.

Francine e Katchoo sono due amiche inseparabili. Vivono insieme ma non potrebbero essere più diverse. Francine, dolce e remissiva, sta con Freddie, che la vorrebbe portare a letto se questa non fuggisse il sesso come la peste. Katchoo, bellicosa e determinata, è innamorata di lei, ma soprattutto è incazzata col mondo dei maschi, nascondendo dietro turpiloquio e modi aggressivi un oscuro passato. Tra le due s’inserisce il mite David, attratto da Katchoo.

La natura ibrida di SiP, fumetto indipendente che vuole piacere ad un pubblico più vasto, traspare già dal primo numero: il disegno unisce in maniera insolita un tratto realistico con un una vena più grottesca, da fumetto underground. Le situazioni paradossali, la violenza da cartone animato spiazzano e a volte disturbano, ma non neutralizzano il ritmo vorticoso, i dialoghi arguti e divertentissimi, la raffinatezza psicologica con la quale sono tratteggiati i personaggi principali. Un fumetto consigliato, da tenere d’occhio.

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