L'allievo

11 dicembre 2005

Dopo il promettente I soliti sospetti, il regista (gay) Bryan Singer ha pensato di allungare la già impressionante lista degli adattamenti cinematografici delle novelle di Stephen King con L'allievo. Il racconto ambisce a costruire un serrato confronto tra i due protagonisti il cui rapporto si dovrebbe giocare tutto sulla tensione psicologica e sull'affinità elettiva tra il sadismo "storico" del nazista e quello ingenuo e ancora represso del ragazzino.

Ma il giovane Brian Renfro non regge l'enormità della sua parte e si lascia divorare impotente da Ian McKellen. Lo squilibrio nuoce al film, che prende presto a zoppicare e cerca di rimediare interesse scopiazzando un qualsiasi manuale per aspiranti sceneggiatori cinematografici. Tutto diventa così prevedibile dalla prima all'ultima sequenza e i personaggi abdicano alle loro aspirazioni per accontentarsi di essere puri tipi, già visti infinite volte.


Inoltre, pur smussando le provocazioni del testo di partenza, Singer pasticcia alquanto nel tentativo di suggerire nel rapporto di mutuo sadismo dei protagonisti anche un'attrazione omosessuale (rinforzata da un personaggio secondario dalla discutibile utilità) che rischia di affossare ulteriormente il film legandolo a tutta una lunga tradizione di equivalenze tra nazismo e "perversioni sessuali" varie. Singer non sembra avere la necessaria maturità intellettuale per tenere testa a questo genere di scempiaggini e si lascia tentare dalle vie più facili e banali (ma, nel contesto del film, discutibili), come ad esempio sfruttare il corpo di Renfro in funzione di pin-up.


Nel complesso un fallimento, che non intriga sul piano strettamente narrativo, annoia su quello stilistico, delude alquanto rispetto a I soliti sospetti e lascia perplessi (ed è un generoso eufemismo) sul piano intellettuale.


Una lettura approfondita dei sottintesi omosessuali del film e del suo perenne oscillare tra attrazione omosessuale e omofobia è online sul sito della storica rivista Jump Cut.

La riproduzione di questo testo è vietata senza la previa approvazione dell'autore.

Potrebbe interessarti anche…

nomeprofessioneautoreanni
Albrecht BeckerfotografoDavide Betti1906 - 2002
Adolf Brandgiornalista, editoreVari1874 - 1945
Heinz DörmerignotaDavide Betti1912 - 2001
Anna FrankMassimo Consoli1929 - 1944
Karl GorathinfermiereDavide Betti1912 - 2003
Karl LangebancarioDavide Betti1915
Kurt von RuffinattoreDavide Betti1901 - 1996
Henny SchermanncommessaDavide Betti1912 - 1942
Paul Gerhard VogelignotaDavide Betti1915
autoretitologenereanno
Kaito Kaoru, NalleSave my destiny 2shōnen'ai2010
Kokoro1943storico2011
Alan Moore, David LloydV per Vendettafantascienza2006
autoretitologenereanno
AA.VV.Giornata particolare di Ettore Scola, Unasaggio2003
AA.VV.Hidden from historymiscellanea1989
AA.VV.Nel nome della razzasaggio2000
AA.VV., Francesco Monicelli, Gianni Vattimo, Pascal Janin, Stefano Donini, Andreas Sternweiler, Gianni Rossi BarilliBollettino della società letteraria n. 9miscellanea1996
Bert ArcherTramonto dei gay, Ilsaggio2006
Stefano Ardenti, Sara VedovaUomini e demonimiscellanea2002
Manfred Baumgardt100 Jahre Schwulenbewegungmiscellanea1997
Gad BeckDietro il vetro sottilebiografia2009
Hans BlüherWandervogelsaggio1994
Fabrizio BucciarelliNazi gaysaggio2009
Tutti i risultati (47 libri) »
titoloautoredata
Gli omosessuali tedeschi sotto il nazismo
Gli uomini col triangolo rosa.
Vari14/04/2006
Hitler era omosessuale? Sulla presunta omosessualità dei capi del nazismoGiovanni Dall'Orto08/05/2004
Il fascino del carneficeGiovanbattista Brambilla19/03/2005
L'Institut für Sexualwissenschaft di Berlino (1919-1933).
Il primo "centro per l'omosessualità" della storia umana.
Vari14/04/2006
La persecuzione degli omosessuali in Olanda durante la seconda guerra mondialeRob Tielman17/04/2005

Le recensioni più lette di questi giorni

  1. 2

    Clara Sheller (serie tv , 2005)

    di

  2. 3

    Day (libro , 2024)

    di

  3. 4

  4. 5

  5. 8

    In memoriam (libro , 2023)

    di

  6. 10

    Bournville (libro , 2022)

    di