Per gli esterofili

5 gennaio 2006, Gay.it

Edito originariamente in Gay.it


In una società multiculturale come la nostra, è normale che facciano capolino relazioni gay che coinvolgono immigrati. Ma davvero originale è quella che si instaura tra Daniel, attempato caballero madrileno, e Kyril, portentoso giovane rumeno giunto nella capitale spagnola da clandestino insieme con altri suoi connazionali, tutti impegnati a gironzolare alla Puerta del Sol per trovare come sbarcare il lunario e magari accalappiare un facoltoso "fidanzato" che permetta loro di ottenere il permesso di soggiorno. Il legame tra questi due personaggi così diversi è ben lontano dai luoghi comuni che prolificano su queste situazioni: Daniel ripercorre con il lettore la cronistoria della relazione dopo la sua fine e lo fa con dolore ma anche leggerezza e una sottile ironia. Mai il caballero ha pensato di poter acquisire un diritto certo sul cuore del bel bulgaro, né ha mai ignorato il grosso peso che il danaro, che copiosamente gli ha elargito, ha avuto sulla relazione. Tuttavia quello tra Daniel e Kyril è in qualche modo amore, lontano dalle regole di una società imborghesita fino all'aridità ma ben vivo nei valori di solidarietà e affetto virile. E il fatto che Kyril abbia una fidanzata e persino il fatto che con lei abbandonerà Madrid e il suo benefattore non cambia le regole del gioco. Perché, citando la frase finale del romanzo: "Fortunatamente, l'amore non è più quello che era". Eduardo Mendicutti, conosciuto da molti per il suo indimenticabile "Sette contro la Georgia", realizza con questo romanzo del 1993, da cui è stato poi tratto nel 2002 un film omonimo premiato al Philadelphia International Gay & Lesbian Film Festival del 2003 e presentato anche al Festival di Torino l'anno scorso, uno dei primi ritratti dei rapporti tra comunità omosessuale e immigrati, ricco di romanticismo ma scevro da pregiudizi. La traduzione di Francesca Lazzarato restituisce bene lo stile ricco di barocchismi narcisistici non scevri di ironia con cui l'autore si diverte a riempire frasi interminabili dalla costruzione complessa che, però, rendono difficoltosa la lettura soprattutto nella prima parte del romanzo, più povera di azione. "I fidanzati bulgari" è comunque un libro che conquisterà definitivamente tutti i lettori che amano la Spagna o che non disdegnano legami con persone di paesi stranieri.

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Altre recensioni per Fidanzati bulgari I

titoloautorevotodata
Fidanzati bulgari IFrancesco Gnerre
10/01/2006

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