recensione di Daniele Cenci
Citizen gay
Il titolo (che gioca per assonanza col capolavoro di Welles CITIZEN KANE-QUARTO POTERE) vuole dare pieno risalto ad una cittadinanza troppo a lungo negata e umiliata.
Il pamphlet si concentra su quattro nuclei tematici:
1) Etero/Omo;
2) Omofobie;
3) Minority stress;
4) Famiglie.
S'indaga la stigmatizzazione, la mancanza di modelli di riferimento positivi e di un riconoscimento sociale, tutti elementi che danneggiano l'autostima delle persone LGTB:
"È come se la delegittimazione dei diritti affettivi e dunque della dignità delle persone gay e lesbiche, promossa dall'«alto» [gerarchie cattoliche, destra e "teo-dem"] finisse per lavorare nel «basso» dell'inconscio, legittimando i sentimenti omofobi",
attizzando un clima di intolleranza.
Un saggio che demistifica i non possumus contro i diritti di una larga fetta d'umanità, e crea un argine contro l'ignoranza propagata dal parassitismo fondamentalista: si veda l'attacco alle "terapie riparative" delle lobbies cattoliche che mirano a riconvertire il "malato" omosessuale.
Il testo, corredato da un agile glossario, riporta le due recenti risoluzioni del Parlamento europeo contro l'omofobia.
Lingiardi è anche autore dell'appassionante "Compagni d'amore. Da Ganimede a Batman. Identità e mito nelle omosessualità maschili" (Raffaello Cortina Editore, 1997).