Dioniso innamorato

15 maggio 2006, "Pride", marzo 2006

Dyonisos in Love riassume splendidamente le opere dell'ultimo trentennio di Marco Silombria. Sfogliandolo si arriva a due conclusioni, alle quali peraltro ero già arrivato dopo l'eccellente retrospettiva torinese del settembre 2003 nella Sala Bolaffi: Silombria è il maggior artista gay italiano in assoluto ed è l'artista che più di ogni altro è stato vicino al movimento gay italiano, senza reticenze e con generosità.

Dunque questo libro ripercorre innanzitutto la nostra storia. Una storia che peraltro Silombria, ligure trapiantato a Torino, ha vissuto in prima persona in quella che è stata la prima capitale gay italiana dove nel 1972 nacque il Fuori!. Così rivediamo, tra l'altro, le illustrazioni per il Fuori!, quelle per Radio Radicale ed il fortunato logo del ToGay (che deve a Silombria anche il titolo: "Da Sodoma a Hollywood").


Già questo basterebbe per farne un artista fondamentale per noi tutti. Ma il discorso non si ferma qui. La sua opera è infatti ostentatamente omosessuale (tanto da costituirne forse l'unico limite: quello di essere troppo gay...): un'arte forte, dai messaggi chiari e diretti, impregnata di un pungente erotismo, cosa che probabilmente gli ha spianato la fortuna all'estero negandogliela invece in Italia, dove vige ancora una mentalità cattolica conservatrice.


Arricchito da una bella prefazione di Peter Weiermair, il libro è diviso in 12 sezioni che evidenziano la versatilità di un artista il quale - dotato di un innegabile talento, irrobustitosi nel passato di pubblicitario - adora sperimentare, spinto da un'urgente ricerca di soluzioni inedite. Così le sue opere spaziano fra le tecniche più diverse (disegni, pittura, fotografie, collage, sculture, ceramiche, scenografie, installazioni, ricerche digitali e tanto altro ancora), avvalendosi di un numero altissimo di materiali utilizzati come plastica, neon, vetro, carbone, specchi, alluminio, legno, polietilene, terracotta, forex e persino piume di cigno...

Molte, e non nascoste, le fonti artistiche, sempre rielaborate criticamente. Si va da David Hockney al Dada, dalla Pop Art a Matisse fino a quella che è forse la più importante di tutte: la cultura greco-romana. Silombria ama infatti rileggere l'età classica come un universo pansessuale, del tutto sgravato dall'asfissiante senso del peccato. Non a caso anche il titolo di questo bel libro rimanda a Dioniso, il dio dell'ebbrezza e della sessualità orgiastica, opposto (ma anche complementare) all'amore, una pulsione diversamente incanalata.


Analogamente alla sperimentazione formale, anche i soggetti sono quanto mai vari. Tuttavia è possibile trovare delle costanti. Quella preponderante è un evidente desiderio omoerotico, strettamente legato a un'incondizionata ammirazione per il corpo nudo maschile, generalmente dalle possenti forme michelangiolesche, che viene glorificato in tutte le sue forme.

Il più delle volte questo trasporto per la bellezza maschile viene proposto provocatoriamente, con l'audace accostamento di toni alti e bassi, dal sublime all'osceno, che spesso si colorano di un gusto camp o anche kitsch (come le nature morte in cui il membro è lubricamente accostato a cibarie varie, tipo salsicce o lumache). Un'arte dissacrante, quindi, in cui ogni gerarchia estetica è eliminata ed i generi artistici sono bizzarramente rimescolati, infrangendo ogni tabù.

Un forte senso di humour investe ludicamente ogni cosa, invitando a sorridere e a lasciarsi andare. Un'ironia (o anche autoironia) spiazzante, in cui lo spostamento o la metamorfosi di uno o più elementi porta a soluzioni originalissime (come nella foto di nudo nella quale è coperto il volto e non i genitali). Basti pensare alla rilettura in chiave gay di alcuni famosi capolavori osé (come Il bagno turco di Ingres, La nascita di Venere di Botticelli, La colazione sull'erba di Manet o Pigrizia e lussuria. Il sonno di Courbet, stavolta con due prestanti ragazzi al posto delle donne). O alle opere che rivisitano argutamente delle icone gay, come San Sebastiano o gli angeli.

Un volume dunque essenziale per rivivere tutte le emozioni che ci può offrire un'arte finalmente pienamente gay, che esalta l'omosessualità e il corpo maschile con letizia e senza perifrasi.


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