Come un eroe della Marvel (2011). Gli Egokid fanno centro con la semplicità, e il coraggio.

La semplicità è il segno (vincente) di questa canzone e di questo video.

La canzone si basa sull'iperbole della "invincibilità" e del "superomismo" di cui si sente capace la persona innamorata (l'io narrante della canzone) nel corteggiare la persona che ama.

Una scelta da "cultura pop" degli autori del testo li ha portati ad usare come termine di paragone i supereroi dei celebri fumetti della ditta Marvel, con i quali l'io narrante sarà capace di competere, grazie al suo amore:

Come un eroe della Marvel
per te mi allungherò,
(...)
e se vuoi stare solo
per te sarò invisibile
(...)
Con occhi che passano il buio
ovunque ti vedrò,
e poi sentendomi sfiorare
torcia diventerò,
e volerò.
Nonostante la scelta dei supereroi dei fumetti come termine di paragone suoni, a sentirsela raccontare, alquanto barocca e cervellotica, e per nulla romantica, alla prova dell'ascolto la canzone funziona.
Specie in accoppiata a questo video, anch'esso basato su un'idea semplicissima: il primo piano di due ragazzi, partner anche nella vita reale, che si baciano teneramente al rallentatore e scambiano carezze.

Qualche colorato intervento grafico ravviva la semplicità "basica" dell'insieme, girato con pochi mezzi, come denuncia l'illuminazione un po' casereccia e fai-da-te. Ma a parte questa imperfezione, il risultato finale dell'insieme direi che ci sia.
Inoltre i due ragazzi che si baciano sono teneri e simpatici, e riescono a comunicare il loro innamoramento, in un modo che praticamente mai era stato mostrato nei bigotissimi videoclip musicali italiani. Il 2011 si conferma insomma ancora una volta come l'anno della caduta del tabù sugli amori omosessuali anche nei clip italiani! (...Evviva!).

"Come un eroe della Marvel" fa parte del Cd Ecce homo, il secondo che la band milanese degli Egokid ha prodotto in lingua italiana (abbandonando l'inglese della produzione iniziale), trattandovi senza remore (come rivela orgogliosamente il titolo) anche d'amore gay. Anche se, paradossalmente, il sesso della persona a cui si rivolge il cantante non traspare dal testo stesso della canzone, e solo la scelta dei modelli nel videoclip lo rende esplicito.

Per questo album (ascoltabile per intero su Youtube) gli Egokid hanno scelto un approccio meno sperimentale (e come tale elitario) dei Cd precedenti, a iniziare come detto dalla scelta della lingua, cercando il giusto equilibrio fra il desiderio di rivolgersi a un pubblico più ampio e la volontà di non svendersi con canzonette cretine.
La ricerca di nuove modalità d'espressione ha prodotto in questo Cd risultati a tratti ancora un po' incerti. Basti dire che a me è parso un po' strano che per il videoclip sia stata scelta proprio questa canzone, che secondo il mio giudizio personale non è la più bella dell'album, che conta diversi brani decisamente azzeccati (il mio preferito è il geniale "L'uomo qualunque", che ho continuato a canticchiare come un cretino per parecchi giorni di fila...).

Eppure, nonostante le incertezze, dal Cd si sente che questa è la strada giusta, e che il gruppo ha raggiunto una sua maturità ed ha grosse potenzialità.
L'apprezzamento da parte del grande pubblico è quindi una possibilità reale ed a portata di mano, anche se forse gli Egokid dovranno sudare ancora, prima di farsi largo in un mercato saturato dai "cantanti" di Amici e simili.

Nell'attesa, godiamoci questo simpatico video.
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