Arisa - Eilat Pride (2011). L'esilarante delirio camp di una one-night israeliana.

Nella primavera 2011 il tam-tam frocio dei miei amici è entrato in subbuglio, ed hanno iniziato ad arrivarmi segnalazioni di un link, accompagnate da commenti del tipo "Ma guardati questa PAZZA!". Era arrivata Arisa, un'organizzazione di serate gay di Tel Aviv (tecnicamente è una "one night", cioè un evento che si fa ospitare di volta in volta da locali notturni sempre differenti).
Arisa ha affidato la promozione delle serate a un team di PR che è uno dei più azzeccati mai visti negli ultimi anni. Al punto che ho conosciuto ragazzini che vorrebbero poter andare a Tel Aviv solo per poter partecipare ad una delle loro feste. Potenza della pubblicità azzeccata!

Il filmato che inizialmente ha attratto l'attenzione di tutti noi è stato quello che promuoveva lo spettacolo della serata "in trasferta" del 12 maggio 2011 per il gay pride ad Eilat, che mette in scena una pazza col botto e col fischio, (Uriel Yekutiel, per metà metà truccato e vestito da donna, ma coi baffi: un vero gender-fucker) alle prese con un fidanzato (Eliad Cohen) "fisicato", che pare l'anello mancante tra la scimmia e l'uomo di Neanderthal, e che giustamente viene usato nei clip di Arisa nel ruolo della quintessenza del bruto. (Anche troppo: le nostre consorelle israeliane scherzano sull'abuso domestico con una spensieratezza che per un tema così drammatico è decisamente fuori posto, specie nel filmato del 27 gennaio 2011).

Nel filmato per il pride di Eilat i due si stanno salutando all'aeroporto (con "lei" che spiega: "Non ne posso più: non ami la musica mediorientale! Non posso più vivere in questo modo. Ti amo... Ti lascio! Me ne vado ad Eilat!"), e a nulla vale il fatto che il gorillone si tolga la maglietta di fronte alla "divetta" in fuga.
Poi però la sorpresa: il volo è stato cancellato, e "lui" è subito da "lei". Con finale che non svelo.

Anche a causa della barriera linguistica costituita dall'ebraico, sulle prime non è stato ben chiaro chi fosse "Arisa": una cantante? Il nome d'arte della "pazza col botto"? In realtà né l'una né l'altra cosa. La "pazza col botto" non canta, fa solo "lip-sync". Per esempio, nel video appena discusso la canzone è "Telu Hababna" di Zehava Ben.
Lo stesso dicasi per gli altri video pubblicati su Youtube, che sono basati su brani di svariate cantanti, talora presenti personalmente nei video promozionali stessi, nei casi in cui siano destinate ad essere le vedettes della serata.

Tutti i video di Arisa si basano sugli stessi ingredienti ormai collaudati: (1) la bellezza animale di Cohen (e di altri "ragazzi immagine", tutt'altro che da buttar via), (2) la simpatia e la vena cabarettistica di Yekutiel, sempre perfetto nelle sue varie satire di donne mediorientali (dalla "vamp" alla cameriera, dalla matrona all'odalisca...), (3) ambientazioni mediorientali, a cavallo fra cultura ebraica e cultura araba (i clip di Arisa prediligono la musica mizrahi, cioè sefardita e influenzata dalla cultura dei paesi arabi), e infine (4) una irresistibile, irriverente, costante vena camp.

Recensire i singoli video di Arisa sarebbe impossibile (anche perché ne viene prodotto uno al mese, con instancabile solerzia). Fra i tanti a me è piaciuto quello del 21/4/2011, con i nostri camuffati da improbabile gruppo "folk" di ebrei ultraortodossi, o la divertente festa sul tema del calcio, con Yekutiel in tacchi a spillo (e qualche piuma di struzzo) che arbitra una partita di calcio fra "manzi" a torso nudo. Ma direi che sul canale Youtube di questa organizzazione ci siano ormai video per tutti i gusti.

La sola cosa che noto ora (agosto 2011) è che col successo s'è fatta strada una maggiore prudenza, che se da un lato ha eliminato gli inopportuni compiacimenti sulla violenza domestica, dall'altro ha un po' spento il lato più demenziale dei primi clip, specie quando nei video promozionali appaiono cantanti israeliane famose. In questi casi l'eccesso tende ad essere più misurato... e questa è una contraddizione in termini.
Si tratta comunque d'un difetto di minore entità, dato che i video promozionali delle serate di Arisa continuano a essere deliranti e divertenti. E chi proverà a guardarne qualcuno certamente non se ne pentirà.

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