Ci sono dei libri che ti cambiano il mondo, se li incontri nell'età giusta. Joe e basta è uno di quelli.

Se hai fra gli undici e i tredici anni e ti capita di affrontare oltre ai disastri ormonali anche la traversie di scoprirti gay questo libro ti dà una mano e ti spiega perché essere gay è difficile, ma può essere bello.

È bello se hai un'amica come Addie, che viene da una stramba famiglia di vegetariani con il falso tacchino di tofu per il giorno del Ringraziamento, e che starà sempre dalla tua parte. E può essere bello se la scuola ti dà una mano ad affrontare i bulli e i professori ti danno un compito speciale: raccontare la tua alfabiografia.

Joe e basta è composto da ventisei capitoletti, uno per ogni lettera dell'alfabeto. Racconta un anno di scuola di un ragazzino che sa, da sempre, di esser gay. E come lo sa lui, purtroppo, lo sanno anche tutti gli altri: i professori, i bulli della scuola, i piccoli gay come te, ma molto più invisibili che ti evitano perché non vogliono fare la fine dei paria.

Alla fine di ogni capitoletto Joe deve trovare una lezione di vita, una massima da ricordare, un insegnamento impossibile in un percorso molto divertente, ma tutto ad ostacoli.
Ne copiamo una che serve a tutti, Eleanor Roosvelt, una donna che ci è molto cara, dice "Nessuno può farti sentire inferiore senza il tuo consenso".

Non abbiamo più dodici anni ma Joe e basta ha qualche lezione di vita da insegnare anche a noi.