Una volta c'erano più stegosauri (splendido titolo che rimanda alla nostalgia verso certe passioni dell'infanzia) è un fumetto fieramente nerd, nel senso che è scritto da un nerd e racconta di personaggi nerd, nell'accezione più estesa: di persone che hanno fissazioni socialmente poco accettate, tipo fumetti, videogiochi, Star Trek e simili, e soffrono di una certa carenza di relazioni umane.

I protagonisti sono due amici abbastanza sfigati, Berto e Toni, ai quali gli stessi autori avevano già dedicato un volume qualche anno fa, Lambrusco & Cappuccino, che sono poi le rispettive bevande preferite dai due.

Di solito la coppia è occupata a girare video con due lire da presentare come saggi di improbabili scuole di cinema, loro grande passione.

In questo secondo libro, zeppo di gustose citazioni da film, fumetti, cartoni animati, seguiamo le peripezie di Toni, il quale decide di frequentare un corso di recitazione per dare una scossa alla propria vita sociale, ma a causa della sua innata scarsa fiducia in se stesso e per una serie di circostanze inverosimili combina vari disastri, diventando involontariamente il terzo incomodo tra la ragazza della quale è innamorato, Betta, e una compagna di corso che la corteggia discretamente, senza apparente successo, Alda; resa dei conti finale in un locale lesbico.

In una sarabanda scoppiettante di equivoci e malintesi, Toni e Berto trovano anche il tempo di girare un porno senza metterne al corrente buona parte degli attori protagonisti, e un inquel (né prima, né dopo, ma dentro i film di Lucas già esistenti) della saga di Star Wars.

Leggete Una volta c'erano più stegosauri anche se non siete nerd: oltre ad essere disegnato da Liani in modo superbo, è un fumetto maledettamente divertente.