Froci come un fumetto

23 dicembre 2012, ''Pride'' n. 147, settembre 2011

Fumetti e mondo bear: un binomio ormai inscindibile. Ce lo conferma il debutto di una nuova casa editrice dedicata soltanto alla pubblicazione di storie gaylesbiche da tutto il mondo, con un'attenzione speciale verso il Giappone e un occhio alle nuove produzioni di casa nostra


Un po' "orsi", gli autori di fumetti lo sono per definizione: tante ore passate in solitudine, chini sul tavolo da disegno, persi nei loro universi immaginifici...

A dire il vero, per molti fumettari gay italiani la vicinanza con la scena ursina comincia a non essere più una metafora e a diventare una curiosa costante: non si contano più, ormai, le storie prodotte da buona parte degli autori ed editori intervistati negli ultimi mesi su queste pagine che hanno per protagonisti maschi massicci, pelosi e barbuti.

A questa prossimità col mondo bear non sfuggono (nemmeno nell'aspetto esteriore) Nino Giordano e Fabio Freddi, i due animatori trentenni della neonata Renbooks, casa editrice bolognese specializzata nella pubblicazione di albi esclusivamente gaylesbici,la prima in assoluto nel nostro paese (per non smentirsi, lo slogan promozionale è "Queer as comics").

Oltre che ideatori e soci alla pari di Renbooks, Fabio e Nino sono anche fidanzati da qualche anno. Nella redazione della sua nuova creatura, Nino Giordano ha portato in dote più di un decennio di esperienza all'interno di importanti etichette come Star Comics, GP Publishinge Kappa Edizioni. Soprattutto quest'ultima è una delle poche realtà editoriali a proporre fumetti gay nel nostro paese fin dagli anni Novanta (uno per tutti: la saga di Matteo e Enrico).

Tra i primi tre titoli annunciati da Renbooks, due sono assimilabili al mondo bear: Baciando il cielo del giapponese Kotaro Takemoto, già uscito a luglio, e Shirtlifter del canadese Steve MacIsaac, previsto probabilmente per l'autunno.

È una semplice coincidenza, oppure le camicie a quadrettoni hanno davvero lanciato un'Opa sull'intero immaginario gay?

"In questo momento storico il mondo bear gode di una certa popolarità, ma non è stato sempre così in passato e non è detto che lo sarà in futuro", commenta cauto Giordano. "Di sicuro è una parte della galassia gay particolarmente in fermento negli ultimi anni. Il fatto che oggi molti fumettari gay guardino all'ambiente bear come ad un modello può essere una reazione all'estetica gay fin qui dominante".

Prima di lanciarsi direttamente nella pubblicazione di fumetti gay, i due intraprendenti bolognesi hanno dato vita da qualche tempo ad un service editoriale, Ren Studio, e ad un progetto che propone sul web le opere di giovani fumettisti italiani, Ren Comics, sempre con un occhio di riguardo verso la produzione gaylesbica e una speciale contiguità col Giappone, dovuta, oltre che alla passione della coppia per i manga, anche ad una lunga frequentazione della capitale nipponica da parte di Giordano.

"Entrambi comunque ci occupiamo sia della parte amministrativa, sia di quella redazionale vera e propria, anche se cerchiamo sempre di dividerci il lavoro in modo da aiutarci a vicenda, trovando il giusto compromesso tra le due rispettive visioni del lavoro".

Non di solo Giappone vivranno i lettori dei fumetti Renbooks:

"Il criterio con cui sceglieremo i titoli sarà un mix tra il gusto personale e quello che pensiamo possa piacere ai potenziali lettori", precisa Giordano. "Di Takemoto e Rica (Takashima, autrice nipponica del loro primo libro lesbico "Rica'tte kanji?! - Una novellina a Tokyo", uscito ad agosto, ndr) ci siamo innamorati a prima vista, ma càpita anche di prendere decisioni in base alla popolarità di un autore. La nazionalità non ha importanza, basta che siano bei fumetti. Sicuramente ci saranno anche degli italiani, ma abbiamo bisogno di storie non banali, che rappresentino gay e lesbiche felici e orgogliosi".

A questi requisiti risponde senza dubbio Shirtlifter di MacIsaac, autore molto amato dalla comunità bear statunitense e conosciuto anche in Italia, ma quello con Renbooks sarà il suo vero debutto nel Belpaese.

Del tutto inedite da noi sono anche le storie di Takemoto: "I suoi personaggi non si possono veramente definire orsi, ma sicuramente a loro sono ispirati. Considerando che queste storie sono state realizzate alla fine degli anni Novanta, pare che l'immaginario ursino stesse scavando nella mente delle persone già da parecchio tempo!".

Il libro dell'esordio italiano di Rica Takashima, invece, è autobiografico e racconta dell'arrivo a Tokyo dalla campagna di una giovane lesbica, e delle mirabolanti scoperte che la città le riserva.

Renbooks irrompe in un momento di crisi economica particolarmente complicato, che sul mercato fumettistico italiano ha avuto effetti bizzarri: l'offerta di titoli si allarga sempre di più, ma sono pochissimi i lettori pronti ad accoglierla e con sempre meno soldi da investire.

Per uscire da questa impasse, Giordano è convinto che la specificità gaylesbica di Renbooks possa fornire una marcia in più:
"Non vogliamo nascondere la valenza politica della nostra casa editrice, visto che ci schieriamo apertamente a favore dei diritti civili. Chiaro che il nostro primo scopo è intrattenere. Ci piacerebbe però aiutare chi non ha il coraggio o ancora non può uscire allo scoperto come omosessuale. Il pubblico gay sa che se vuole leggere un romanzo gay va in libreria e sceglie fra tanti titoli; se vuole leggere un fumetto gay, invece, questo stesso pubblico ha molta più difficoltà ad orientarsi. Ecco, noi ambiamo a diventare un punto di riferimento preciso per questo tipo di lettore e per la comunità GLBTQI: abbiamo già avuto qualche riscontro da parte delle associazioni gay. I nostri fumetti tratteranno di coming out, d'amore, relazioni, sentimenti.

Ci saranno volumi che avranno un contenuto più erotico, ma presenteremo anche storie fruibili da tutti.

Vorremmo conquistare chi non ha mai letto fumetti in vita sua e ci piacerebbe anche che il pubblico etero si interessasse ai nostri libri perchè si tratta di belle storie, al di là dell'orientamento sessuale dei protagonisti".

Dopo i primi, timidi tentativi da parte di altre case editrici, i fumetti di Renbooks contribuiranno anche, finalmente, a svelare al pubblico italiano una vasta produzione giapponese espressamente dedicata a gay e lesbiche (rispettivamente: manga bara e manga yuri) fin qui rimasta inedita, molto lontana dai tantissimi fumetti boy's love (prodotti da donne e rivolti alle donne, con protagonisti languidi efebi) che gli editori italiani hanno venduto fin qui come l'unico fumetto gay nipponico possibile.

"Quegli editori erano in buona fede", osserva Giordano. "I boy's love sono stati presentati come fumetti gay perché rappresentano un'estetica manga tradizionale e rassicurante, pur contenendo scene di sesso tra uomini. Gli autori che invece disegnano corpi pelosi, uomini calvi e scene estreme sarebbero stati accolti dal pubblico italiano con molta più freddezza. Oggi il fumetto giapponese è stato del tutto 'sdoganato' e quindi anche gli autori bara possono trovare il loro posto.

Poi, ognuno è libero di leggere quel che vuole: molti boy's love hanno storie eccezionali che un ragazzo gay potrebbe trovare interessanti.

La confusione, però, c'è stata. Se dobbiamo dire la nostra, i boy's love stanno al fumetto gay come Star Trek sta alla vita vera...".

Oltre che a costruirsi un bagaglio professionale di tutto rispetto, Giordano riconosce che la scuola decennale a stretto contatto coi colleghi di Kappa Edizioni è servita molto anche a rafforzare la sua visibilità come gay sul posto di lavoro, senza la quale Renbooks non sarebbe probabilmente mai nata.

"È vero, nella redazione Kappa l'ambiente era molto libero e sereno, sia dal punto di vista dell'omosessualità che di tutto il resto. Però ha aiutato molto il mio modo di pormi: da uno che si è dichiarato gay a dodici anni non ci si poteva aspettare di meno. Ho sempre fatto della mia omosessualità un punto di forza, e ho riscontrato molta più discriminazione nel mondo del lavoro verso chi non si dichiarava, piuttosto che verso uno come me, portato ogni tanto anche ad esagerare.

Con Renbooks Fabio ed io vorremmo utilizzare i fumetti, il mezzo di comunicazione che più amiamo e meglio conosciamo, per dire ai ragazzi gay e lesbiche più smarriti che c'è una storia anche per loro nella quale si possono rispecchiare".

Freddi è di origini modenesi, Giordano è palermitano, ma alla fine salta sempre fuori Bologna come punto d'incontro tra la visibilità gay e le iniziative più innovative nel campo delle nuvole parlanti.

"La nostra città è molto cambiata in questi ultimi anni, in peggio", osserva Giordano. "C'è stata una sorta di apatia generale che ne ha rovinato il clima sereno.

Per quanto riguarda il mondo gay, Bologna è sicuramente un posto in cui un ragazzo o una ragazza omosessuale possono vivere bene. È a livello nazionale, che non è facile essere ottimisti. Crediamo che la società sia molto più pronta all'accettazione dell'omosessualità rispetto a quanto non lo sia lo scenario politico, davvero sconfortante, anche perché è proprio dalla politica che arrivano gli insulti peggiori. Ma i gay italiani stanno giustamente iniziando a stancarsi di vedersi negati i propri diritti".


Tutte le novità sulle iniziative di Giordano, Freddi e il loro agguerrito gruppo di lavoro sono su renstudio.it, dove Giulio Macaione, già recensito su Pride n° 116 per il suo The Fag Hag realizzato in coppia con Massimiliano De Giovanni, ha da poco postato il secondo episodio di Ofelia, fumetto inedito con più di un personaggio gay.

Il sito renbooks.it, invece, tra le altre cose, fornisce gustose anteprime dei fumetti Renbooks in uscita libraria:

"Pensiamo sia fondamentale farsi un'idea di quello che offriamo prima di acquistare i volumi, direttamente dal sito o in libreria. Vorremmo anche creare un rapporto diretto con i nostri lettori, che andasse oltre a quello prosaico tra rivenditore e acquirente. Insomma, vogliamo sentire la vostra voce!"

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