Apologia autobiografica di Capri del Barone Fersen pubblicata per la prima volta a Parigi nel 1909.

Contiene accenni timidi alla vita gay sull'isola come, ad esempio, a p. 88: "Era un cocktail sociale dai miscugli più eterogenei: banchieri falliti, avvocati corrotti, vecchi croupiers della Riviera, galantuomini da punta o sguatteri arricchiti, fraternizzavano con vecchie baldracche virtuose, con fanciulle infrangibii o con ammiratrici troppo ferventi di Lesbo".