Eccovi oggi un gaio girotondo di enfants terribles!
Questi bimbetti, lungi dall'essere innocenti marmocchi in braghette alla marinara, non certo viziati da stoiche tate alemanne ma indubbiamente futuri viziosi in erba, tra gitarelle belle-epoque alle terme di Marienbad e parate militari si esercitavano anche in sbirciate furbastre ai garzoni di palazzo.
Erano gli ultimi germogli dei loro secolari alberi genealogici, tutti imparentati tra loro con spericolati intrecci di rami araldici.
Ma bidibibodibidù non c'è blasone che tenga quaggiù...specie quando c'è in circolazione la fatina cieca e dispettosa che insinua omosessualità dai bordi delle culle.
Eccovi qui l'infante Carlo d'Inghilterra (foto 1), nato nel 1948, non ancora con tratti cavallini fuor di misura, in ben altre faccende affaccendato da quelle che, molti anni dopo, fecero inorridire la giovane consorte Lady Diana. Sembrerebbe, infatti, che Lady D. abbia consegnato ai posteri una sua video-intervista in cui confesserebbe allibita d'aver sorpreso il maritino in tenero affetto con il suo "valletto" del cuore Michael Fawcett. Basti ricordare che costui è di recente stato protagonista del celeberrimo scandalo gay che ha coinvolto la casa reale inglese. Nell'inchiesta effettuata a corte è poi emersa la confessione d'un altro valletto, tale George Smith, ex eroe delle Falkland, che avrebbe denunciato d'essere stato "sodomizzato a forza" da parte dell'erede al trono. Anzi, sembrerebbe che lo stesso Smith fosse andato a lagnarsi direttamente con Diana del doloroso fattaccio. Poveretta!
Ma buon sangue non mente.
Già si spettegolò sul padre di Carlo, principe Filippo d'Edinburgo, per sue frequentazioni giovanili.
Nato dal principe reale Andrea di Grecia, ben noto bisessuale, marito di Alice di Battenberg, nipote della Regina Vittoria. Tutti parenti e soprattutto tutti d'origine tedesca. Le nozze tra Filippo e la futura Regina Elisabetta furono progettate a tavolino dal Viceré dell'India Lord Louis Mountbatten (1900-1979), cugino di Elisabetta, fratello di Alice, quindi zio di Filippo, che durante la '15-'18 inglesizzò il suo cognome per motivi politici. Costui fu uno dei gay più discreti di corte, specialmente perché giovanissimo fu amante inseparabile di suo cugino, futuro Edward VIII (1894-1972) (foto 2), che da sempre aveva una passione per le gonnelle...non per le donne ma, letteralmente, per l'attitudine ad agghindarsi con l'abbigliamento femminile!
Entrambi, furono costretti a sposarsi: Mountbatten con una ricca ereditiera, Edoardo con la divorziata americana Wally Simpson, con la quale trovò un pretesto per abdicare al trono lasciandolo al fratello Albert (1895-1952), ribattezzato per l'occasione George VI, padre dell'odierna regina Elisabetta.
I loro matrimoni furono "a tre piazze", cioè i coniugi facevano gli affari loro e sovente usavano le mogli come richiamo per amanti maschi in ménage à trois infuocati. Mountbatten poi morì, vittima d'una bomba dell'I.R.A. piazzata sul suo yacht.
Ma il vero scandalo della famiglia era il fratello minore di Edward e Albert, cioè il bellissimo George Duca di Kent (1902-1942) (foto 3).
A vent'anni perse la testa per il celebre commediografo gayssimo Noel Coward (che lui teneramente chiamava "Noella"), la cosa andò avanti quasi 20 anni ed alla luce del sole.
Insieme furono persino arrestati per atti osceni perché pazzerellavano per strada travestiti da prostitute.
George si legò intimamente pure al cugino Ludwig Ferdinand di Prussia (1907-1994), nipote del Kaiser Wilhelm II, insieme anticiparono quello che oggi sarebbe un matrimonio omosessuale perfetto.
E pensare che le leggi anti-gay che spedirono ai lavori forzati persino Oscar Wilde le aveva varate proprio la loro nonna, la regina Vittoria!
Si corse ai ripari: il tedesco sposò nel 1938 la Granduchessa Kira di Russia, cugina di George, anch'essa nipote della regina Vittoria. George invece si diede alle droghe pesanti, in endovena e naso, attraverso il suo amante argentino Jorge Ferara.
Suo fratello maggiore Edward lo sequestrò, lo disintossicò ed infine lo fece sposare ad una "parente povera": cioè alla principessa Marina di Grecia, cugina dell'Andrea gay di cui vi ho parlato prima. Ma com'è piccolo il mondo!
Ebbero tre figli ma anche lei continuò i suoi intrallazzi fingendo di non vedere quelli del marito.
Portò avanti il ruolo di vedova inconsolabile quando nel 1942 George cadde col suo aeroplano, con quattordici "consorelle" a bordo.
Dell'allegra brigata si salvò solo il celebre fotografo Cecil Beaton che in quel momento era altrove.
A Buchingham Palace da quel giorno tirarono un sospiro e una bella lapide di silenzio calò per sempre sulla vicenda.
Ma nel frattempo si dava da fare il futuro Re Paolo I di Grecia (1901-1964) (foto 4), cugino di Andrea e di Marina, anche lui nipotino della regina Vittoria per via materna.
I suoi sofisticati amori gay impazzavano tra Capri, Parigi e New York.
Poi naturalmente si sposò e sua figlia Sophia, moglie di Juan Carlos, è l'odierna Regina di Spagna.
Nella foto a lato Paolo è col padre Re Costantino e la sorellina Irene, poi sposata ad Aimone Savoia duca d'Aosta.
Proprio a questo memorabile matrimonio Grecia-Aosta, celebrato a Spoleto nel 1939, fu testimone Umberto di Savoia (1904-1983) (foto 5), cugino dello sposo e futuro, nonché ultimo, Re d'Italia.
Su di lui c'è un florilegio di biografie riguardanti la sua omosessualità: i suoi amori con Luchino Visconti e Jean Marais, lo strano ménage coniugale, i ricatti da parte di Mussolini, ecc.
Molto cattolico, visse le sue trasgressioni sessuali come raptus erotici che gli scatenavano sensi di colpa.
Nella foto a lato (foto 6) si vedono i cugini di Filippo, i principi Donatus (1906-1937) e Ludwig d'Assia (1908-1968). L'immagine è assai triste, il padre Ernst Ludwig morì nel suo castello di Wolfgarten nell'ottobre del 1937. Un mese dopo la sua vedova, la principessa Eleonore zu Solms-Hohensolms-Lich morì in un incidente aereo (ancora!). Insieme a lei morirono Donatus, la moglie di questi (una principessa di Grecia) e i due figli maschi. Il gruppo stava andando a Londra al matrimonio di Ludwig, che si sposò il giorno dopo in forma privata con la figlia di Lord Geddes. Entrambi i fratelli, Donatus e Ludwig, celebri per la loro bellezza, si diedero alle gozzoviglie a New York da giovani. Dove ebbero una relazione nei primi anni '30 con il ben noto effeminatissimo esteta inglese Stephen Tennant, amico di Cecil Beaton. Ed è attraverso la corrispondenza pettegola tra i due amiconi che oggi è emerso l'aneddoto.
Peccato che oggi non sia più di moda tenere diari, altrimenti chissà cosa ne uscirebbe in futuro!