La lettura consente di sperimentare situazioni e rapporti interpersonali, di vivere in un contesto immaginario, quello creato dallo scrittore e quello ricreato dal lettore dentro di sé, adeguando le cose narrate al proprio vissuto, al proprio ruolo sociale e al proprio contesto familiare. In questo modo il lettore forma la propria identità, in questo modo il lettore gay diviene orgoglioso della propria identità. Facciamo un viaggio nella lettura partendo dalle librerie gay. Un viaggio con poche tappe per ora perché le librerie specializzate nel nostro paese stanno sulle dita di una mano. Non abbiamo esteso la nostra indagine alle attività commerciali che hanno spazi espositivi dedicati al mondo gay ma hanno altre specializzazioni, come la libreria Luxemburg di Torino, anche se ha un proprietario d'eccezione, Angelo Pezzana, attivista e fondatore del F.U.O.R.I, che saprà sicuramente fornire ospitalità ai lettori che passano per Torino. E lo stesso discorso vale anche per l'antica libreria Colonnese di Napoli, il cui proprietario è da sempre sensibile anche nella sua attività di editore alle pubblicazioni che riguardano la storia gay, in un piano più ampio su minoranze sociali e discriminazione. Il nostro viaggio inizia da Palermo, ove la comunità gay è numerosa come si addice al capoluogo, ma non organizzata e risente della congiuntura difficile dell'isola che rende altri problemi i prioritari. Mentre chiude una libreria, I Fiori Blu, unica specializzata a sud di Roma fino a pochi mesi fa, è di Palermo l'autore di una recente pubblicazione che ha trovato largo consenso di pubblico in tutta Italia, Nicola Gardini, con una traduzione limpida ed esplicita e per questo rivoluzionaria, di poesie gay di autori moderni, "Il senso del desiderio. Poesia gay dell'eta' moderna", Crocetti Editore, ma quali lettori gay ha Palermo e la Sicilia ? Ne abbiamo parlato con Salvatore Adelfio di Altroquando (Corso Vitt.Emanuele, 145, tel. 0916114732), fumetteria e spazio espositivo, un luogo dove ci si incontra, proprio come nel vicino mercato, la Vucciria, che incantò il pittore Guttuso. "A Palermo i problemi sono tantissimi", ci dice Adelfio con voce fresca e gentile, "c'è molta disoccupazione e i progetti costa molto metterli su, le bandiere rainbow le mettiamo per far vedere che ci siamo, è il nostro modo discreto di fare movimento, ma poi siamo soli, e nelle difficoltà dobbiamo vedercela noi". La fumetteria, che è l'unico momento di cultura gay della città, produce una fanzine dedicata al mondo degli orsi, ed ospita al secondo piano la saggistica gay, in allestimento inoltre mostre di fotografia e di grafica collegate al mondo gblt.
Salendo per lo stivale ci fermiamo a Napoli. Dietro le quinte della luminosa Piazza del Plebiscito, nella compìta Piazzetta Salazar, sorge la libreria Mercurio (piazzetta Salazar, 8, tel. 0812400371). Opera di Michele Esposito, che ci accoglie nel suo laboratorio di colore e di carta. Dopo molti anni passati in Olanda, Esposito ha scelto di aprire una libreria tutta dedicata al mondo gay, lanciando un messaggio politico ben preciso. Nell'esposizione di libri una attenzione particolare alla cultura underground e alle sottoculture derivate dagli anni settanta. "Io vengo da quel mondo, dagli anni settanta, da esperienze hippie, dal mondo punk, e accosto ancora come forse molti della mia generazione la parola omosessuale ad un'idea di trasgressione, come era fino agli inizi degli anni ottanta anche se poi i gay sono le persone più conservatrici della società, quasi bigotte", un sorriso aperto da napoletano, nascosto da un chilo di barba rossa, mentre, come un oste, accoglie e saluta tutti i clienti, rivelando la vera natura delle librerie gay, luoghi cult della città, spazi di dialogo piuttosto che di acquisto, come ci dice anche Gianni Delle Foglie della libreria Babele di Milano (via San Nicolao, 10, tel. 0286915597), "Noi ci proponiamo di produrre cultura gay offrendo qualcosa alla città e il miglior trait d'union con la città non può che essere l'arte", e ci parla del densissimo calendario musicale della domenica (vedi in Pride di Dicembre pag. 71) e dei prossimi appuntamenti con gli artisti, molti scritturati tra la colta clientela della libreria, dal falsettista Giampaolo Grazioli a Giuliano Giulietti, al canadese Cerio, che attirano non solo pubblico gay ma anche le famiglie del quartiere, "perché la gente adesso è matura per godere della cultura gay che va fatta proprio in libreria, in uno spazio aperto, come alternativa anche al locale chiuso". La libreria Milanese con i suoi 150 mq di esposizione e quasi 300 metri quadri di galleria espositiva si candida come la regina delle librerie gay d'Italia, non a caso vicino al Castello Sforzesco, e una delle maggiori in Europa.
Affamata di spazio è invece la nota Babele di Roma (Via dei Banchi Vecchi, tel.066876628), ad un passo dal Vaticano, nella zona degli antiquari dietro Via Nazionale, in Via dei Banchi Vecchi. Il bilancio che il proprietario, Claudio Catalano, scrive a quasi dieci anni dall'inaugurazione nel 1993 è sicuramente positivo, "Quando il mio compagno Francesco Ingargiola decise di aprire a Roma, quella che inizialmente era una filiale della libreria milanese, a seguito delle richieste che arrivavano ai banchetti di vendita all'Alibi, la Babele era il primo spazio commerciale gay con orari solari quando ancora l'omosessualità era qualcosa di notturno. Adesso tutto è più tranquillo e persino i vicini di negozio ci hanno subito amati e resi partecipi della loro vita sociale". Seguendo un ciclo di crescita normale per un negozio, la Babele di Roma cerca un posto più spazioso ove organizzare attività culturali degne dei personaggi che sono passati per i Banchi Vecchi, "Ricordo che quando venne Leavitt l'anno scorso tutta questa parte della città era paralizzata dal traffico", aggiunge Catalano mentre un pubblico silenzioso indugia sulle copertine dei libri della sala oblunga, i clienti abituali sono per la maggior parte professori, studenti, e cittadini del Vaticano.
E finiamo restando a Roma. Sempre in centro, nel quartiere Monti, a pochi metri dal Palazzo delle Esposizioni, ci accoglie il simpatico Henry Olsen, proprietario, gestore e "commessa" della libreria Queer (via del Boschetto, 25, tel. 064740691). Per Olsen il libraio deve seguire il gusto ed essere attento alle minime esigenze dei suoi clienti. "In libreria si potrà organizzare un viaggio gay in un luogo esotico e quindi ecco cartine apposite e guide e letteratura del posto, ed inoltre essendo già presente un'altra libreria io offro qui ciò che non si trova altrove, specializzando la mia offerta con una videoteca completissima, con i film gay dei recenti filmfestival e tutti i classici, ed inoltre presto molta attenzione alle pubblicazioni lesbiche". Piemontese con padre danese, è figlio d'arte, i genitori librai, ed è sempre vissuto tra i libri. "Per me aprire una libreria è stato congeniale provenendo da una famiglia di librai, per me questo tipo di negozio è come stare in famiglia", questa caratteristica si ritrova adesso alla Queer, piccola ma ospitale, ordinata e luminosa.
Se le librerie si realizzano è opportuno creare anche i lettori, soprattutto quando la lettura, per una comunità più che per altre, significa identità politica e culturale, e soprattutto quando il dittatore, quello furbo, quello bello e moderno, piuttosto che bruciare i libri, ti fa passare la voglia di leggerli.
Nelle librerie-supermercato vi capiterà di essere ignorati, e spesso. Nelle librerie gay questo non vi capiterà mai.