L'amore sia con te, di Marco Masini (1996). I primi baci gay in clip italiani.

Il testo della canzone è chiaramente eterosessuale, rivolgendosi a una donna a cui viene espresso il desiderio di avere un figlio insieme, tuttavia questo videoclip ha scelto di commentare le parole con una lunga sequenza di baci, di vario tipo (interrazionali, paterni, fra persone anziane, delicati, appassionati...), fra i quali appaiono anche, nitidamente, un abbraccio coccoloso fra due donne nude, e almeno un bacio fra due uomini.
Oltre a un paio in cui non si capisce se si tratti di due uomini o di un uomo e una donna coi capelli molto corti... (E che si tratti d'un gioco intenzionale per confondere, lo rivela la presenza d'un ragazzo coi capelli lunghi fino alle spalle che bacia una donna).

Benché una scelta di questo tipo (conferire al messaggio d'una canzone etero una valenza valida anche per la realtà gay) fosse già stata fatta all'estero, questo di Masini è il primo utilizzo che io abbia trovato - in Italia e non - della sequenza di baci o di ritratti di coppie fra le quali appare anche una (o più di una) coppia omosessuale.

Gli altri esempi sono - salvo smentite - tutti posteriori: penso per esempio al celebre video di Madonna per "American pie", che risale solo al 2000, mentre per restare agli italiani quello di Laura Pausini con "I need love" (nel quale si osserva una coppia gay che contrappunta le vicende della coppia etero protagonista) sarebbe arrivato solo nel 2003.

Dunque, un video pioniere e, spiace dirlo, senza emuli italiani per molti molti anni a venire. E non occorre spendere molte parole per spiegare l'importanza di mostrare, su un piano di parità, una coppia omosessuale nel mezzo di coppie eterosessuali. Un messaggio insolito e per molti anche stridente nel mezzo della più banale melensaggine amatoria eterosessuale.

Questo video lascia intuire cosa avrebbe potuto accadere se gli artisti italiani non fossero in quegli anni "rientrati nei ranghi" per adeguarsi al Ventennio clericale, censurando il tema omosessuale nei loro videoclip (a differenza di quanto avveniva all'estero) ed aspettando il 2010 (a "fine Impero" ormai evidente) per riscoprirlo...

Fra i video che avrebbero usato negli anni successivi la medesima strategia narrativa segnalo, per la bella riuscita, almeno "Il faut se faire l'amour" di Frédéric Lerner (2003), "Better" dei Boyzone (2008), "Adulte et sexy" di Emmanuel Moire (2009), e per finire "The best thing about me is you", di Ricky Martin (2011).

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