Farley Granger, l'ambiguità che destabilizzò Hollywood

Muore a 85 anni l'interprete di "Senso" di Visconti e di diversi film di Hitchcock

Farley Granger, l'ambiguità che destabilizzò Hollywood

Non era di certo un nome di grande richiamo del cinema hollywoodiano Farley Granger, morto qualche giorno fa a 85 anni, ma sicuramente è stato un interprete unico e particolare per bellezza, fascino, ambiguità, bravura.

Era nato nel 1925 a San José in California e poco più che diciassettenne debuttò nel film Fuoco a oriente, firmando un contratto con Samuel Goldwyn per sette anni e 100 dollari alla settimana.

Ma l'incontro più importante per lui avvenne nel 1947 quando Alfred Hitchcock lo scelse per il personaggio tormentato di Philip in Nodo alla gola. Il film, uscito l'anno dopo, è ispirato ad un fatto di cronaca accaduto nel 1924 a Chicago e racconta di una coppia di studenti omosessuali che uccidono semplicemente per noia un loro amico. Il delitto verrà scoperto da un loro professore, interpretato da James Stewart.
Erano anni in cui vigeva il severissimo Codice Hays, che censurò anche questo film, anche se non si parlava mai di omosessualità, e l'espressione più censurata fu "Mio caro ragazzo".

I ruoli ricoperti da Granger e da Stewart erano stati offerti rispettivamente a Montgomery Clift e a Cary Grant, che avevano rifiutato per non compromettere la loro immagine.

Nel saggio di Vito Russo Lo schermo velato così racconta lo sceneggiatore Albert Laurents:

Non abbiamo mai discusso con Hitch sull'omosessualità dei personaggi di Nodo alla gola, ma pensavo che si vedesse chiaramente. Se poi qualcuno glielo avesse chiesto avrebbe risposto che non c'era proprio niente del genere nel film, mentre sapeva bene il contrario.

Era interessato ad ogni tipo di sessualità e se ne serviva per la tensione drammatica. Ma era profondamente cattolico e probabilmente pensava che fosse una cosa sbagliata. L'omosessualità dei protagonisti di Delitto per delitto non sta scritta nella sceneggiatura, ma c'è.

Quest'ultimo film, intitolato anche L'altro uomo (Strangers on a train), del 1951, è interpretato da Granger accanto a Robert Walker.

Anche qui l'omosessualità dei due protagonisti è legata alla morbosità e al crimine: Bruno (Walker) è un pittore stravagante e maligno che seduce Guy (Granger), muscoloso tennista, e lo convince a stipulare un patto per due delitti perfetti.

Bruno ucciderà la scomoda moglie di Guy, che a sua volta si deve impegnare ad uccidere l'odiato padre dell'altro.

Fra i due film con Hitchcock intanto Granger era già diventato protagonista principale nel noir del 1949, La donna del bandito, di Nicholas Ray.


Nel 1954 Visconti lo vuole per il suo "Senso" accanto ad Alida Valli. Granger interpreta il tenente austriaco Franz Mahler, di cui si innamora pazzamente la contessa italiana Serpieri, interpretata dalla Valli. E' un vero grande successo, sia per il film che per la Valli e per Granger, che qui affronta la prova più importante della sua carriera.

Il suo ruolo anche qui non è privo di ambiguità e di fragilità: è un eroe negativo che approfitta del suo fascino e della sua bellezza per irretire la contessa e farsi dare i soldi necessari per corrompere chi può fargli ottenere l'esonero militare.

Verrà fucilato come disertore.


Eppure, nonostante questo grande successo di critica e di pubblico, la carriera di Granger iniziò la discesa, ottenendo solo un altro grande successo con L'altalena di velluto rosso, di Richard Fleischer, del 1955.

Negli anni '60 si dedicò al teatro, interpretò qualche film di serie B in Italia negli anni '70 (Lo chiamavano Trinità, La rossa dalla pelle che scotta, Qualcuno che striscia nel buio), partecipò alla mini serie televisiva "One life to live" e come guest ad alcune soap opera.

L'ultimo film è del 2004, Broadway: the Golden Age, di Rick McKay.


La sua ultima apparizione pubblica è del 2007 per promuovere la sua autobiografia scritta insieme al suo partner Robert Calhoun, Include me out. Il libro contiene la "rivelazione" della sua bisessualità e ricorda la sua doppia iniziazione sessuale a 21 anni: nella stessa serata ebbe il primo rapporto eterosessuale con una prostituta, seguito dal primo rapporto omosessuale con un bell'ufficiale della Marina.

La riproduzione di questo testo è vietata senza la previa approvazione dell'autore.

Potrebbe interessarti anche…

nomeprofessioneautoreanni
Luchino ViscontiregistaMauro Giori1906 - 1976
autoretitologenereanno
AA.VV.50 anni di amorimiscellanea2001
AA.VV.Out in Culturesaggio1995
Gilbert AdairVera storia di Tadzio, Labiografia2002
Vittorio GassmanGrande avvenire dietro le spalle, Unbiografia1981
Mauro GioriAlfred Hitchcock. Psycosaggio2009
Mauro GioriHomosexuality and Italian Cinemasaggio2017
Mauro GioriPoetica e prassi della trasgressione in Luchino Viscontisaggio2011
Mauro GioriScandalo e banalitàsaggio2012
Boze HadleighCelluloid Gazeintervista2002
Fiorenzo Lancini, Paolo SangalliGaia musa, Lasaggio1981
Tutti i risultati (16 libri) »