Il volume raccoglie 21 interviste rilasciate da George Cukor tra il 1964 e il 1982, l’ultima delle quali, pubblicata da The Advocate l’anno prima della morte del regista, è anche l’unica nella quale Cukor, la cui omosessualità era ben nota negli ambienti hollywoodiani, affronti direttamente l’argomento, sebbene non in termini autobiografici: si limita infatti a commentare, si direbbe con un certo fastidio, l’evoluzione dell’atteggiamento della società nei confronti dell’omosessualità per quanto riguarda l’impatto che essa può avere sul cinema americano industriale.