Agente 007 - Una cascata di diamanti

8 agosto 2014

Sesto e ultimo Bond per Sean Connery (eccezion fatta per l’apocrifo Mai dire mai), non è certamente l'episodio più memorabile della serie, nonostante l'idea di sdoppiare il consueto adiuvante dell’antagonista in una stravagante coppia di assassini clowneschi, dei quali si suggerisce manifestamente l’omosessualità. Mr. Wint e Mr. Kidd sono killer sadici e sarcastici, vistosamente squilibrati e con un senso dell’umorismo nerissimo, tanto che eseguono ogni delitto come fosse un numero di un macabro cabaret. Già implicato nel romanzo di Fleming cui il film si ispira, il loro legame è quasi dichiarato subito alla fine della prima impresa, quando i due lasciano il luogo del crimine mano nella mano. Non mancano ulteriori indizi, facili da leggere: Wint ha velleità di raffinatezza e lo si sorprende ad esempio a spruzzarsi addosso profumo con affettazione nel bel mezzo di una missione, mentre il suo eloquio e le sue movenze sono leziosi quanto basta a far intendere tutto quello che c’è da intendere. Inoltre, in occasione di un viaggio aereo Kidd si lascia sfuggire apprezzamenti sulla Bond girl di turno, suscitando lo sconcerto di Wint, cui segue un affrettato tentativo di riparare con un: «…per essere una donna…».

Bond ha ragione di entrambi nella scena finale del film, dopo che ha già sconfitto la mente criminale di turno (la quale aveva avuto la brillante idea di rubare diamanti dalle miniere sudafricane per costruire un satellite laser di potenza prima ignota all'uomo). Battuti anzitutto su un terreno in cui Bond è invincibile (quello della finezza culinaria e della competenza enologica), i due fanno una fine che è difficile non leggere in chiave: Kidd viene messo al rogo, Wint (vistosamente addolorato dalla perdita di Kidd) sostanzialmente viene castrato (nel romanzo 007 si limitava a sparare a entrambi).

La marginalità rispetto al sistema dei personaggi (trattandosi di meri esecutori di piani concepiti altrove) e la sostanziale facilità con cui vengono sconfitti fanno sì che Wint e Kidd possano essere allo stesso tempo ridicolizzati e detestati dal pubblico senza disturbare il mondo eteronormativo di James Bond, anzi enfatizzandone per contrasto ancora di più la limpida correttezza, anche sul piano sessuale.

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