recensione diMauro Giori
Sebastian
Film politicamente corretto, insipido, con la storiella rifritta dell’amicizia adolescenziale che trapassa in attrazione erotica: una sceneggiatura mediocre e giovani interpreti senza talento rendono il tutto privo di qualsiasi interesse. L’unico guizzo originale sembrava promesso dalle figure dei genitori di Sebastian, che intuiscono l’omosessualità del figlio, e la accettano, prima ancora del ragazzo stesso. Così, quando Sebastian porta a casa il suo amico, i genitori ammiccano sorridenti e se ne vanno al cinema per lasciare i due liberi di fare quello che vogliono. Al ritorno però, quando Sebastian confessa loro la sua possibile omosessualità, i genitori si mettono a piangere e si disperano: l’incoerenza del loro comportamento lascia piuttosto perplessi sulle intenzioni degli autori.