recensione diAlessandro Martini
Genius and Lust
Già agli inizi degli anni '90 Stephen Citron dedicava ai due una voluminosa biografia, in cui però più di una volta preferiva glissare sugli aspetti riguardanti più da vicino l'omosessualità.
Qui gli autori scelgono una strada diversa da quella percorsa da Citron: mentre quest'ultimo esamina sia i tratti salienti della vita dei due compositori sia il loro lavoro da un punto di vista più tecnico, Morella e Mazzei preferiscono dedicarsi più al lato biografico, includendo un serie quasi infinita di aneddoti e di pettegolezzi, non sempre ben documentati (veniamo a scoprire, per esempio, che Porter potrebbe aver avuto una relazione con Jack Bouvier, padre di Jaqueline Onassis-Kennedy-Bouvier), a scapito però di dimenticanze o comunque approssimazioni abbastanza gravi (rimane in secondo piano, ad esempio, il complesso rapporto fra Coward e la sua musa-amica-confidente Gertrude Lawrence).
Di per sé questo loro approccio e tutt'altro che censurabile, se non fosse per il fatto che spesso aggiungono commenti un po' troppo moralistici e superficiali. Frasi come "in those pre-AIDS days having a lover did not end the prowling for sex. The male desire to continue to make conquests was recognized by both partners in a relationships [...] in short Noel was still in circulation" sono spesso usate come unica motivazione dietro alla loro tesi: il sesso e la lussuria erano le uniche molle che facevano scattare la creatività dei due autori e il fatto che erano entrambi gay li aiutò non poco!
In definitiva un'opera abbastanza piacevole, scritta con un tono brillante, ma di scarso interesse per chi fosse interessato ad andare oltre nell'analisi e nello studio delle opere dei due autori.