recensione diMauro Giori
Killer Condom: un classico fumetto di Ralf König in carne e ossa
Realizzato in Germania e poi distribuito dalla Troma (casa di produzione e distribuzione specializzata in film trash), è un singolare concetrato di demenzialità e intelligenza. Attraverso la parodia di generi cinematografici quali il poliziesco hard boiled (basta sentire i commenti in voce over del poliziotto su New York) e l’horror (filone scienziati folli), con tutti i loro stereotipi, il film avanza sicuro e ben strutturato con gusto demolitore, portando avanti, tra il serio e il faceto (e l’ironico), quintali di sana scorrettezza politica, comprensivi di un ritratto non banale e molto esplicito dell’universo gay (basta vedere la sensibilità tutt’altro che scontata, ancora oggi, dell’ultima scena). La singolare coppia gay formata dall'ispettore Macaroni e dal prostituto Billy sembra l'unica isola felice in un panorama di generale desolazione.
La prima metà del film è ispirata all'omonimo fumetto di Ralf König, il quale ha collaborato anche alla sceneggiatura, mentre la seconda proviene in parte da un altro fumetto dello stesso König, Bis auf die Knochen, pubblicato nel 1990. Il mostruoso profilattico dentato è opera di H.R. Giger.