recensione diStefano Bolognini
Il sole e l'innamorato
Eros e Carolina, Luca e Barbara due coppie etero come tante. Il dramma si nasconde dietro l’angolo. Una palestra, una spogliatoio maschile, una doccia e l’eccitazione che non si riesce a tenere a freno, i corpi bagnati i muscoli tesi e le mezze parole che non arrivano ad essere pronunciate poi una folle corsa in auto una porta che sbatte e le lingue che si incrociano. Eros e Luca avvinghiati sul pavimento e un amore folle che cresce giorno dopo giorno.
I ricordi riaffiorano e la bisessualità di Eros, analizzata con finezza, diventa paravento di un’omosessualità vissuta con paura e disperazione. Le fidanzate scoprono tutto. Luca viene lasciato Eros no. La fidanzata è incinta, lo ama ed è disposta a perdonare. Cento pagine per il solito racconto di omosessuali che non si accettano? No.
Il sole e l’innamorato mescola ad una storia che potrebbe apparire comune l’arcano, il mistico il meraviglioso. Susy la medium, amica e cartomante di Eros, diviene strumento di analisi profonda e il mistero di spettri, più carnali che spirituali, che appaiono a turbare il sonno di Eros si mescola ad una realtà fatta di voglie, attese, sperma, sesso e un’immensa paura di lasciarsi andare. Ma alla fine cosa sono la realtà e il desiderio? Questo sembra chiederci, strizzando l’occhio con un sorriso sornione, l’autore.