Beau vice, Le - ou l'homosexualité à la Cour de France [1999]

18 agosto 2004

Fondamentalmente un riassunto da biografie ed opere storiche precedenti, che senza aggiungere nulla di nuovo a quanto già noto, narra con tono leggero la vita di alcuni personaggi omosessuali (o sospettati di essere tali) della Corte francese dal secolo XVI al secolo XIX.

L'assenza totale d'indicazioni sulle fonti da cui le notizie sono tratte, di una bibliografia qualsiasi, perfino di un indice degli argomenti, la rende un'opera decisamente secondaria, se non di seconda mano, utile per chi vuole una lettura pettegola, poco impegnativa, giocata sull'aneddotica spicciola.

L'ottica dell'autore pare quella del "curioso" eterosessuale, a giudicare da certe bizzarre idee sulle "cause" dell'omosessualità, oltre che dall'uso di termini come inverti (p. 27) o pédéraste (p. 45) per "omosessuale".

Il libro è diviso in capitoli che parlano di: Enrico III (e dei suoi mignons), Luigi XIII (e del processo a Henri de Cinq-Mars (1610-1642), suo amante); le accuse a Mazarino nelle "mazarinades"; la Corte di Luigi XIV (con ogni sorta di pettegolezzi, palesemente inventati, ma qui presi per buoni, compresi quelli dei pamphlets satirici del tipo Les enfants de Sodome), Philippe d'Orléans detto "Monsieur" il cavaliere de Lorraine e la Principessa Palatina; il processo Deschauffours [1726]; Jean-Jacques Régis de Cambacérès (1753-1824), Luigi XVIII (un omosessuale refoulé, a dire dell'autore), e lo scapestrato nobile e scrittore Astolphe de Custine (morto nel 1857), che rivela una notevole dose di "orgoglio gay" ante litteram.

Esistendo sullo stesso tema e periodo libri di ben altro spessore (da Hommes du grand Siècle di Marc Daniel a Les bûchers de Sodome di Maurice Levers) si tratta d'un libro inutile per lo studioso, anche se può rivelarsi interessante per chi cerca giusto una sintesi, una prima introduzione di semplice lettura.

Infine, appare qualche scivolone, come a p. 176, dove l'autore attribuisce l'assenza di condanne dell'omosessualità nel Code Napoléon al fatto che esso fu stilato dall'omosessuale Cambacérès. Ma Cambacérès stilò il Codice civile, mentre la repressione dei reati è materia del Codice penale...

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nomeprofessioneautoreanni
Jean-Jacques Régis de Cambacérèsgiurista, politicoVari1753 - 1824
autoretitologenereanno
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