recensione diGiovanni Dall'Orto
I can't stop loving you [2004]
Fumetto giapponese shoonen ai (e il senso di lettura è quello giapponese, invertito).
Kyoji Mogami e Yu Himuro sono due liceali, e sono una coppia. L'autrice li ha dotati di "superpoteri": il primo appartiene a una famiglia di religiosi (bonzi) e sta imparando ad esorcizzare i fantasmi. Ma senza molto talento. Il secondo invece ha un'abilità innata a percepire i fantasmi, che riesce a vedere, e in più ha braccia dalla forza sovrumana, che finiscono sempre per incrinare una costola o rompere qualche osso al suo amato. Un rapporto sessuale, un abbraccio, sono quindi una minaccia mortale.
Se questi straordinari superpoteri potevano servire a épater le lecteur per un episodio, la loro ripetizione per i diversi episodi di quest' albo risulta stucchevole e scontata. Una volta dato il "la", ciò che possono fare i due amanti non è altro che vedere fantasmi, esorcizzarli (la loro pare la scuola con il massimo tasso di poltergeist del mondo), farsi possedere o esorcizzare la possessione, nonché rompere o farsi rompere ossa durante il sesso (che, come è normale in questi fumetti, abbonda).
In compenso, la qualità non eccelsa di questo testo rende in modo più diretto la fastidiosa ideologia di questi fumetti giapponesi rispetto all'omosessualità: il sesso per quanto sia bello è stupro, degradazione, e va incanalato attraverso una rigida divisione dei ruoli sessuali tra chi "fa l'uomo" e chi "fa la donna": "Se mi ami, perché non ti viene voglia di saltarmi addosso e violentarmi?". "Non sono mica una bestia. Io non ho problemi, perché faccio l'uomo. Ma la tua forza è un grosso peso per te, vero?". Si noti che questo sarebbe un dialogo romantico...
Il tratto del fumetto è abbastanza convenzionale e secco.
La qualità dei dialoghi, tradotti senza grande perizia, vaga a tratti fra incomprensibile e surreale.