recensione diStefano Bolognini
L'ermafrodito confuso
Questo testo narra la fantasiosa avventura del colonnello Frascati, comandante pluridecorato dei reparti corazzati in Africa occidentale, che colpito al glande dalla scheggia di una bomba, durante la seconda guerra mondiale, incomincerà a trasformasi in donna.
La metamorfosi è inizialmente impercettibile. L’uomo tornato a Roma incomincia ad avvertire una forte passione per i profumi, i fiori e le chiacchiere con le vicine di casa e apre un istituto di bellezza.
Il colonnello poi, tormentato dall’impotenza, e rilevato che le sue sembianze e la voce incominciano a modificarsi, si sottopone ad una visita medica che individua l’origine del problema.
Frascati è affetto da ermafroditismo e l’unica soluzione sarà sottoporsi ad un intervento chirurgico per diventare finalmente donna.
Una volta operato, del fantomatico dottor Ludwig van Sohn, il colonnello scapperà di casa, insieme ad una serva per finire a prostituirsi a Venezia.
Da Venezia la donna seguirà i tedeschi in ritirata e, infine, tornerà a Roma ove diverrà amica della ex-moglie.
Questo romanzo è poco verosimile e confuso. L’autore, che probabilmente intendeva raccontare una vicenda grottesca, si prede in un’ironia greve e, a tratti, volgare.
Il testo ripropone, nel raccontare la metamorfosi, i pregiudizi contro l’omosessualità dell’epoca.
Ad esempio, a pagina 74, durante l’ennesima visita al glande il dottor van Sohn, che si scoprirà poi essere un veterinario, enumererà tra i sintomi dell’ermafroditismo il rossore, in tenera età, nel maneggiare zucchine e cetrioli, la preferenza del gioco con le bambine anziché con i maschietti e il disgusto al primo rapporto sessuale.
Il risultato è la storia, senza né capo né coda, di un ermafrodito, o di un transessuale, più utile oggi come fonte storica che rileva la prospettiva con cui alcuni autori si avvicinavano al fenomeno del transessualismo (anche sull’onda del successo di transessuali celebri come Roberta Cowell, George O’Brian e Coccinelle).