recensione diStefano Bolognini
Costituzione europea e omosessualità
Questo è uno dei numerosi testi che pubblicano la Costituzione europea (reperibile anche on-line) offrendone un commento analitico.
In questa sede non recensirò questo testo ma ripubblicherò solo gli articoli di legge che hanno attinenza con l’omosessualità nella nuova Carta fondamentale dell’Unione Europea.
Due sono i punti salienti nel trattato:
1) il divieto di discriminazione sulla base dell'orientamento sessuale
2) il diritto di costituire una famiglia.
1 - La Costituzione europea vieta la discriminazione sulla base dell'orientamento sessuale, nell'articolo 81:
"È vietata qualsiasi forma di discriminazione fondata, in particolare, sul sesso, la razza, il colore della pelle o l'origine etnica o sociale, le caratteristiche genetiche, la lingua, la religione o le convinzioni personali, le opinioni politiche o di qualsiasi altra natura, l'appartenenza ad una minoranza nazionale, il patrimonio, la nascita, la disabilità, l'età o l'orientamento sessuale",
nell'articolo 118:
"Nella definizione e nell'attuazione delle politiche e azioni di cui alla presente parte, l'Unione mira a combattere le discriminazioni fondate sul sesso, la razza o l'origine etnica, la religione o le convinzioni personali, la disabilità, l'età o l'orientamento sessuale",
e nell'articolo 124:
"Una legge o legge quadro europea del Consiglio può stabilire le misure necessarie per combattere le discriminazioni fondate sul sesso, la razza o l'origine etnica, la religione o le convinzioni personali, la disabilità, l'età o l'orientamento sessuale. Il Consiglio delibera all'unanimità previa approvazione del Parlamento europeo".
2 – La costituzione europea sancisce il diritto al matrimonio e il diritto a costituire una famiglia nell'articolo 69:
"Il diritto di sposarsi e il diritto di costituire una famiglia sono garantiti secondo le leggi nazionali che ne disciplinano l'esercizio".
Questo articolo disgiunge volontariamente il diritto di sposarsi dal diritto di costituire una famiglia con il chiaro intento di legittimare i nuclei famigliari che non hanno accesso all'istituto giuridico del matrimonio, come le coppie gay.