recensione diMassimo Basili
Alla deriva
Un ragazzo tanto carino quanto ingenuo e superficiale; la sua fidanzata, ossessionata dalla tesi di laurea e tediata da colleghi di lavoro meschini; un giovane scrittore gay alle prese con una rara malattia della scrittura e una clamorosa cotta per un compagno di scuola: sono i tre protagonisti del romanzo grafico di Matt Madden, autore emergente del panorama fumettistico indipendente americano e fin qui debitore, nella forma e nei contenuti, del lavoro della più affermata consorte Jessica Abel, che in Italia ha pubblicato Artbabe sempre con Black Velvet.
Alla deriva è un lavoro interessante, onesto e a suo modo complesso nel come innesca riflessioni nel lettore, nonostante si occupi delle storie minimali di ragazzi americani di oggi.
Il disegno è invero un po’grezzo, la trama evanescente: l’opera di Madden è semplicemente uno sguardo pudico gettato con apparente noncuranza sulla vita di tre giovani alla soglia della maturità, scandendo il racconto nell’arco di tre mesi. Lo stile narrativo limpido, che ricorda certe commedie di Woody Allen, a sprazzi insinua una vena surreale molto gustosa, a cui contribuisce certamente il personaggio di Lance, lo scrittore gay. E apprezzabile il fatto che Madden non lo carichi del solito armamentario drammaturgico su problemi di accettazione o similari, ma descriva un mondo gay universitario sereno e completamente assimilato al resto della vita del campus. I problemi di Lance sono altri: la malattia che gli impedisce di scrivere, la cui diagnosi rimanda in maniera leggera e provocatoria a ben più gravi infezioni con le quali gli omosessuali devono fare i conti; il ragazzo del quale è innamorato, e al quale non riesce nemmeno a rivolgere la parola. Questa e altre metafore (incapacità di scrivere come difficoltà di amare; il corso televisivo di francese che serve a Morgan per vagheggiare di un “nuovo linguaggio amoroso”) sono disseminate per tutte le 146 pagine del libro, sta al lettore scovarle e apprezzarle. Sperando che trovi presto un editore italiano il lavoro che Madden va completando in questi mesi e che si preannuncia molto sfizioso: l’adattamento a fumetti degli “Esercizi di stile” di Raymond Queneau.