recensione diDaniele Cenci
Caccia al feroce IellaGel. Una fiaba sull'adolescenza "diversa"
Di Philip Ridley sono universalmente apprezzati i romanzi (Gli occhi di Mr. Fury, Cocodrilia), i racconti (Fenicotteri in orbita), i film (Riflessi sulla pelle) centrati su adolescenze diverse, disseminati di inedite esperienze di vita e di forti emozioni omoerotiche.
Nei suoi libri "per l'infanzia" imperversano ragazzini indimenticabili, parenti stretti dei bambini anticonformisti e trasgressivi di Roald Dahl.
Quest'ultima avventura è zeppa di trovate, e Angela Ragusa avrà avuto del filo da torcere nel tradurla senza tradirne tutta la polisemia, a partire dall'onomatopeico titolo originale (Mighty Fizz Chilla).
"Nuova Avalon" è il magico albergo-castello dove s'intrecciano, nell'arco di sette giornate e in cento capitoli, molteplici racconti-leggende.
Protagonisti il tredicenne Milo e un inquietante lupo di mare, il Capitan Trigliostro: una delle storie legate a questo fantastico personaggio muterà radicalmente il cuore del nostro adolescente.
E poi la padrona della pensione, "una medusa giurassica", "una mastodontica talpa" (è cieca e un bel po' sovrappeso): ha amato la madre di Milo come la figlia mai avuta "più della luce del sole e delle stelle messe insieme".
Il Capitano - che ha più segreti di una stanza "piena di sfingi giocatrici di poker", con un viso così segnato dalle rughe del tempo da parer scavato nella roccia - è un parodistico Achab, a caccia del feroce IellaGel, un mostro che ossessiona la sua mente di vecchio Marinaio e che si nasconde nell'Isola Vagante del Cuore.
Mandato in riva all'oceano per dimenticare la cocente delusione amorosa che gli ha procurato Mojo Sballo - un intrigante teppistello quindicenne, Milo ha come "un uccello atterrito intrappolato nel petto".
Questa avventura - che nel finale svelerà la sua natura di psicodramma ben orchestrato - produrrà nel cuore del ragazzo la riconciliazione con la figura di un padre mai conosciuto.
Milo è il Promesso della profezia, la chiave di un enigma impastato di violenta passione e di abbandono.
Tre modi esistono per trovare l'Isola dove si nasconde il mostro del Passato: utilizzare il fiuto d'un cane fantastico, servirsi di una misteriosa pianta-bussola, scovare la Fenice dei Segreti, uno dei cinque oggetti in legno costruiti da un falegname naufrago.
Il signor Chimera e il suo bestiario fantastico, la Labmobile dello scienziato pazzo padre di Didi e del suo gemello poeta, un Mago emerso dalla foresta, la Sirena, il Delfino, l'alato cavallo Pegaso e tutte le altre visioni cancellate dalle onde del destino: sono altre tracce che catturano e depistano il lettore, in un sistema "a matrioska" dove da una storia se ne generano altre, come in un infinito intrattenimento.