D'amore si soffre tutti

17 marzo 2005, Gay.it

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Ecco il primo romanzo di Ennio Trinelli, Vie di Scampo (edizioni Il Foglio, 8 euro, 144 pagine).

L'autore è un nome noto nel panorama del movimento gay: attivista modenese, è anche attore, autore e regista teatrale. Ma soprattutto è creatore e organizzatore della Rassegna itinerante di cinema e teatro a tematica omosessuale La Manica Tagliata. Come dire che di scrittura e di cultura gay, è uno che ne sa qualcosa…
Come dicevamo, però, "Vie di Scampo" è il suo debutto letterario, e cimentarsi per la prima volta con un romanzo è una sfida difficile per tutti. Ennio la vince, senza dubbio, pur incespicando in alcune perdonabili pesantezze. Il libro narra della vita sentimentale di Bruno, giovane modenese che soffocato dalla provincialità della sua cittadina, decide di andare a conoscere il mondo viaggiando e apprendendo più lingue. Nella prima pagina del romanzo lo troviamo a Londra, con il suo amato Paolo. L'amore tra i due si interromperà forzatamente a causa della partenza di Paolo, che desidera tornare in Italia; Bruno, abbandonato e solo, lascerà a sua volta la capitale inglese per conoscere Barcellona, Amsterdam, Madrid, e per tornare di tanto in tanto in Italia a confrontarsi con il suo passato. Il suo peregrinare è scandito dagli amori più o meno fugaci che lo accompagnano: la relazione forte e soddisfacente con Julian che si interrompe con la sua morte ad Amsterdam dopo sei mesi di malattia; l'incontro significativo ma effimero con il marocchino Karim; la relazione di tre giorni colmi di tenerezze e privi di sesso con Alejandro, conosciuto in un bar gay di Madrid…

La storia di Bruno che insegue un amore forte e stabile per tutta l'Europa è la storia della sofferenza per amore, una sofferenza che ci fa illusoriamente sentire unici, come spiega l'autore nella sua nota alla fine del volume: «la sofferenza di una persona è anche la sofferenza di un'altra e mentre noi stiamo soffrendo, qualcun altro forse soffre nello stesso modo o forse di più. Nessuno ha l'esclusiva di nulla».

Il romanzo di Trinelli impone una riflessione più generale sulla scrittura: nel leggere autori alle loro prime prove, si incontrano spesso opere cariche di sentimenti, in cui il pathos viene raccontato nei dettagli, esaminato, scrutato. All'azione si sostituisce spesso la digressione, il resoconto di sentimenti che sarebbe meglio lasciare apparire attraverso i fatti. In questo, "Vie di scampo" ha forse il suo punto debole: scritto con un ottimo stile, leggibile e scorrevole, il libro perde a volte il filo conduttore degli avvenimenti, per lasciarsi andare a percorsi non sempre lineari all'interno della mente o del cuore dei protagonisti.
Forse all'origine di certe difficoltà nella scorrevolezza della narrazione, sta anche la struttura del libro, nato, come lo stesso autore ammette, dalla composizione di frammenti diversi scritti da Trinelli in maniera più indipendente. Ma se questo si fa avvertire nello svolgersi degli accadimenti, la lettura non ne perde di godibilità.
Il volume è infine impreziosito da una prefazione firmata da Vladimir Luxuria, agile e scanzonata come è nello stile del personaggio.

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