recensione diMassimo Basili
Eikon
La via italiana allo shoonen-ai (amori maschili) si arricchisce di due nuove pubblicazioni, ancora una volta curate dall’infaticabile Veruska Sabucco per i tipi della Echo Communication.
Dany&Dany, al secolo Daniela Orrù e Daniela Serri, già autrici de La luna del pozzo, tornano in fumetteria con Eikon (Icona), storia d’amore tormentata tra un pittore di successo e una marchetta d’alto bordo, sullo sfondo della New York (sui generis) delle gallerie d’arte e dei loft degli uomini d’affari. David ama ritrarre nudi maschili, ma le leggi del mercato gli impongono di rappresentare il disagio metropolitano attraverso squarci della tela e linee spezzate. Finchè, ad una festa, non viene ammaliato da Adam: è lui, “la delicatezza dell’angelo e la lascivia della più oscena delle prostitute” racchiuse in una sola persona, il modello che stava aspettando da tempo per il suo capolavoro…
Nonostante personaggi ed ambienti siano piuttosto stereotipati, la vicenda è raccontata dalle autrici con sapiente mestiere: Eikon incuriosisce il lettore fin dalle prime pagine, trascinandolo in un vortice di passioni fino alla (prevedibile) conclusione. Nulla di nuovo, quindi. Anzi, sembra quasi che Dany&Dany abbiano interiorizzato la lezione dello shoonen a tal punto da trasformare i propri personaggi, apparentemente sempre uguali (confrontate David e Adam di Eikon con Alex e Luca de La luna nel pozzo…) in maschere, tipi, “icone”, appunto, le quali, di volta in volta, interpretano ruoli differenti sul loro palcoscenico di carta.
Alla seconda prova con una storia di oltre cento pagine, le autrici sarde mostrano maggior disinvoltura con la composizione delle tavole, molto più ariose e dinamiche rispetto al passato. Anche il disegno si è fatto più raffinato e preciso.