recensione diMassimo Basili
Figlio di un preservativo bucato
Il fumetto al massimo delle sue potenzialità evocative. Una storia appassionante e commovente. Dialoghi densi, disegno sontuoso, personaggi indimenticabili. Difficile contenere l’entusiasmo per questo eccellente romanzo di uno dei padri del fumetto underground americano, Howard Cruse, fondatore di “Gay Comix”. Ambientata negli anni Sessanta del profondo Sud degli Stati Uniti lacerato dalle battaglie per i diritti civili dei neri, la storia racconta, con toni leggeri ma vigorosi, le peripezie del diciottenne Toland alle prese con la violenza razziale, ma anche con la faticosa accettazione della propria omosessualità. Tra fumose jazz-session, discorsi filosofici, attentati del Ku-Klux-Klan e fugaci dichiarazioni d’amore, l’autore dipana un poderoso affresco storico attraverso le piccole vicende quotidiane di un cittadino gay americano. Capolavoro.
Il romanzo, 224 pagine che NON si leggono in una notte, è pubblicato dalla Magic Press, costa Euro 12,39 e si trova nelle librerie di varia e nelle fumetterie.