recensione diVincenzo Patanè
Il club delle promesse
Anche qui tre personaggi: Kathy (Giovanna Mezzogiorno), Tara (Nathalie Corré) e Yann (Pierre Palmade). I tre, amici sin dall'infanzia, lasciano la Bretagna in cui sono nati e si trasferiscono a Parigi.
Mentre Yann vive serenamente la sua relazione col compagno Alfredo, le sue due amiche vivono male la loro sfera affettiva: Kathy è sola e ben decisa a tenere lontani gli uomini, Tara, frustrata dal fidanzato tirannico, è bulimica. Quando Yann scopre di essere malato irreversibile, chiede alle amiche di contentarlo dandosi una sistemata sul piano sentimentale.
Tratto da un libro, il film è una commedia simpatica (anche se spesso dà l'impressione di una certa letterarietà). Acuta nei dialoghi a volte sferzanti, trova nel personaggio di Yann l'elemento di spicco, su cui converge tutto il gioco della vicenda e la maggiore umanità. Cosa non certo frequente al cinema in un personaggio gay, che però, ahinoi, non sfugge a banalità e stereotipi