The Iron Ladies

31 marzo 2005, "Pride", febbraio 2005

Meglio tardi che mai. è il caso di dirlo per The iron ladies del tailandese Yongyoot Thongkongtoon, che nel 2001 entusiasmò i pubblici festivalieri per la fresca irriverenza, e che esce ora distribuito da Sharada. Andatelo a vedere: vi sembrerà di vedere un nuovo Priscilla, divertente e coinvolgente nello stesso tempo.
Il film - del quale quest'anno si è visto al ToGay un sequel (e nello stesso tempo anche prequel) abbastanza fiacco, per la verità - è la storia vera della squadra maschile che vinse nel 1996 il campionato tailandese di pallavolo, composta quasi interamente da gay, transessuali e travestiti. Un'occasione dunque di riscatto per Jung e Mon, da sempre scartati perché gay, mentre ora il nuovo allenatore Bee non ha preclusioni. Alla fine, pur tra gelosie e invidie, arriverà la vittoria finale, punteggiata da un entusiasmo generale.
Diventato un fenomeno nazionale, con un grande successo al botteghino, il film drammatizza la storia giocando sul fattore dell'accettazione sociale e spiazzando il pubblico tailandese, abituato a vedere personaggi gay solo comici (però per scelta del regista gli attori sono tutti etero, tranne uno). Ma nello stesso tempo sprizza un'atmosfera coloratissima e camp, che dà al film verve e un fascino irripetibile e stravagante.
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