recensione diMauro Giori
Vade-mecum del medico perito
Letto nell'edizione francese, Masson, 1892.
Alexandre Lacassagne, in questo piccolo manualetto ad uso dei suoi colleghi, tira rapidamente le somme (pp.189-192), in forma schematica, del sapere scientifico costruito intorno alla questione della riconoscibilità dei pederasti tramite alcuni tratti somatici e raccomanda di cercare i segni corporei sul pederasta passivo, ma per quel che riguarda l'analisi del pene, pur riprendendo curiosamente l'ossessione di Tardieu per il controllo della lunghezza e del «volume», sostiene senza mezzi termini che «la pederastia attiva non ha segni caratteristici» (p. 191).