recensione diAlessandro Martini
Freud on Broadway
Uno dei primissimi studi sul rapporto fra le teorie psicanalitiche, freudiane ma non solo, e il teatro americano contemporaneo. L'autore analizza un impressionante numero di opere che vanno dai primi anni'10 fino alla prima metà degli anni '50.
Sempre preciso e affidabile quando parla di commedie o drammi "seri", andando a volte a ripescare opere oscure e poco conosciute, spesso commette degli errori o macroscopiche dimenticanze quando parla di musical o riviste.
All'omosessualità dedica solo uno striminzito paragrafo all'interno del capitolo intitolato "The Freudian Twenties" (pp. 93-95) confondendo troppe volte l'effeminatezza con l'omosessualità. L'autore torna a parlare qua e là di omosessualità nel resto del libro ma sempre come esempio di nevrosi che spesso mette sullo stesso piano dell'incesto. Un libro interessante soprattutto come lista di opere più che per l'analisi in sé.