recensione diAlessandro Martini
Murderock - la noia a passo di danza
C'è da dire, a parziale discolpa, che il film fu girato molto velocemente e con un budget quasi inesistente. Inutile sottolineare quanto siano noiose e "stonate" le scene musicali: lo stile "quasi documentaristico" di Fulci pieno di zoomate, veloci movimenti di macchina e pochi stacchi poco si adatta al linguaggio da video-clip che in quel periodo si stava affermando.
Fulci ci mette dentro anche un paio di battute su un possibile rapporto lesbico fra le ballerine, idea che però non porta avanti e abbandona quasi subito. Fra i ballerini maschi troviamo un'azzimata e insopportabile "checca" mitomane che si auto-accuserà del delitto solo perché alla ricerca di un po' di notorietà.
Alla fine una grande occasione sprecata.