Notte dei due uomini, La [1994]

2 giugno 2005

"Dormi, finchè ti riesce. Poi passerò la soglia, ed entrerò".

Ruth Rendell è una scrittrice londinese, nata nel 1930, che è riuscita a conquistarsi un pubblico di lettori di tutto riguardo con i suoi romanzi pieni di acute descrizioni della natura umana.

La notte dei due uomini è un'opera narrativa caratterizzata dalle descrizioni di ambienti, panorami naturali e persone operate con frasi di pura poesia, pur avendo in realtà una forma di prosa narrativa alternata a prosa epistolare.

Questo romanzo, uno dei migliori della Rendell sotto l'aspetto stilistico, ha il suo punto di forza nell'abilità nel tenere sospeso per un buon pezzo della trama il mistero della sorte di Ivo svenuto nell'isola di Chechin, deserta e sperduta al largo dell'Alaska.

Direi che l'episodio della lite con il suo ormai ex amante avvenuta in questa isola-scoglio, dalla forma singolarmente bizzarra (con al centro una roccia filiforme ed eretta, quasi un simbolo fallico&), è banale, ma l'autrice ha saputo estenderlo e prolungarlo, sfruttando i particolari già imbastiti attorno la vicenda della nave da crociera, per renderlo un quasi-thrilling. Tutta particolare è infatti l'idea di incrementare l'ansia del lettore mediante le missive anonime che Tim riceve, e che gli raccontano solo di come molti naufraghi sono riusciti a sopravvivere e a tornare a casa, aumentando lo sconcerto del ragazzo che crede di aver causato indirettamente e involontariamente la morte di Ivo.

Solo a seguito dell'incidente, però, Tim volutamente lo lascia svenuto nell'isola deserta e ritorna sulla nave che infine leva l'ancora, sperando nella sua morte che risolverebbe molti suoi problemi.

Il protagonista narrante del libro è proprio lui, Tim Cornish, un ragazzo bello quanto spudorato, che si compiace all'idea di essere avido e gode nell'approfittare, coscientemente, delle persone che da lui sono attratte.

Per Tim solo i propri scopi sono degni di essere perseguiti, anche a costo dell'afflizione di chi possa essergli d'ostacolo.

Lo stesso Ivo ne è cosciente:

"Ti amo troppo per il tuo stesso bene e in modo assolutamente eccessivo per il mio".

Era ancora e solo un ragazzo, quando tutto cominciò:

"Tutta la mia vita era racchiusa in quell'attimo, quando d'istinto appoggiai la mia mano sulla sua guancia, e lui mi baciò".

Tim non immaginava, iscrivendosi a un corso di scrittura creativa, che avrebbe potuto innamorarsi di un uomo, del suo professore Ivo Steadman. Ma, col tempo, scoprirà anche di poter desiderare la morte del suo compagno, che nel frattempo si rivela un pignolo docente di mineralogia che insegna ai turisti i segreti delle rocce lungo la coste del Canada e dell'Alaska.

Solo in seguito, dopo anni e dopo riflessioni tardive, Tim capisce che quel suo gesto aveva significato per Ivo molto più di che per se stesso.

La storia tra i due inizia con l'iniziale reticenza di Ivo a rendere Tim partecipe della propria vita.

Successivamente egli diviene possessivo e inconsapevolmente soffoca le velleità di autonomia del compagno, suscitando in lui propositi di soppressione.

Per controllare i movimenti dell'amante mentre egli è costretto a intraprendere un'altra crociera, chiede alla propria sorella Isabel di seguire Tim, il quale, ignaro della parentela, se ne innamora perdutamente.

Sembra che il personaggio abbia una sessualità impossibile da catalogare: non è sicuramente eterosessuale ma non è neanche bisessuale. Quando si trova con Isabel, sembra inverosimile che abbia amato un uomo e avuto esperienze sessuali con lui ed altri. È una sessualità in bilico tra tutte le possibili definizioni che abbiamo a disposizione, e che non soddisfa nessuna di esse.

Lungo tutta la narrazione si alternano vari personaggi che condividono gli stessi ambienti dei protagonisti del triangolo, ma che non risultano troppo di disturbo, sono il background della storia: i professori e gli studenti del corso di scrittura creativa, i passeggeri della Favonia (nave che porta in crociera i turisti lungo le rotte artiche alla ricerca di dettagli della natura polare) gli ospiti dell'albergo di Juneau, l'amica di Isabel gravemente malata, il dinosauro estinto Dacnospondyl, e infine Sergio, ossia un tomo di racconti tolstojani che all'interno contiene una cavità per nascondere il denaro, vera necessità di Tim... sono tutte figure non si animano mai di vita propria, ma concorrono a chiarire in che ambiente si evolve la vicenda dei due amanti.

Solo Kit, l'ex marito ubriacone e violento di Isabel, riesce a trovare più spazio verso la fine del romanzo, uscendo dalla penombra, e il vagabondo Thierry (con cui Tim aveva avuto un breve amore durato una notte) sarà un elemento decisivo solo nelle ultime pagine.

Molte osservazioni sul comportamento e sui pensieri di Tim sono coinvolgenti nella loro semplicità, perché si tratta di sentimenti comuni alla maggior parte delle persone.

Proprio perché sono sensazioni intime, ci riesce più difficile esprimerli a parole. Il trovarli nella storia rende il lettore una sorta di complice.

La ritrosia di Tim nel mostrarsi nudo a Ivo, che non considera più il suo compagno, pur avendolo amato e diviso il letto con lui, è simile a ciò che proviamo al trovarci davanti a una persona amata in passato senza sapere come comportarci.

Amando Isabel, Tim prova sconcerto al ricordo dei momenti trascorsi con l'amante sin dai tempi del college. Fino alla fine del romanzo egli non riuscirà a decidersi se l'amore per Ivo è stato una parentesi della sua vita oppure l'amore per Isabel è stato un modo per allontanarsene.

Il tentativo di seppellire il ricordo dell'antico amore è frustrante e non conosce successo. Così Tim si rinchiude in se stesso e passa lunghe giornate a scrivere e a ripensare al passato, che non potrà rinnegare.

Alla fine si capirà perché Tim sia tornato al paese d'origine, è solo lì che potrà vivere, lontano dalla gente: il suo egoismo non gli ha permesso di costruire una relazione duratura.

È lì che si sente al sicuro, tra le cose familiari, tenendo il mondo al di fuori della vecchia casa in riva al mare di Nunthorpe, lasciatagli dai genitori.

Infatti, come riflette, le persone in genere non vivono dove vogliono, ma dove sono costrette, o dove possono permettersi di vivere.

Ha solo l'indesiderata compagnia del fantasma di Ivo che lo perseguita anche lì: stavolta comprende che non potrà fuggire.

Il suo non è rimorso per le perfide azioni e i crudeli pensieri, non è rammarico per le occasioni sprecate per aver seguito solo il proprio istinto, ma è la riflessione sul proprio passato, simile a quello di tanti di noi, pieno di macchie e di episodi che si preferirebbe invece non ricordare ma tenere nascosti.

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