recensione diStefano Bolognini
Il filo del rasoio
Delizioso romanzo, pubblicato per la prima volta nel 1943, che racconta la storia di un giovane americano, Larry Darrell, che, prima di sposarsi, rifiuta di assumere un ruolo convenzionale nella società americana e decide di intraprendere un lungo viaggio per rispondere alle domande fondamentali dell'uomo.
La ricerca di risposte lo porterò innanzitutto a Parigi, poi nel centro Europa e, infine, in India.
Occasionalmente Maugham, che narra in prima persona, incontrerà il giovane, l’ormai ex-fidanzata, alcuni suoi conoscenti, ed Eliott Templeton uno zio della ex-fidanzata che attraverso brevi racconti lo aiuteranno a ricostruire il viaggio iniziatico dell’americano.
Lo zio della ex-fidanzata è evidentemente un ricco omosessuale snob, dedito alla vita mondana, appassionato di genealogie e d'arte e collezionista di testi pornografici e Maugham si diverte a descriverlo, senza mai essere esplicito. Ad esempio, a p. 31, dice
"Elliot, nel suo dinner jacket di taglio perfetto, appariva elegante come soltanto lui sapeva essere. Quando mi strinse la mano, tutt'i profumi d'Arabia mi assalirono".
Ancora, a p. 142, Eliott è così descritto:
Adesso compariva in calzoni di stupefacenti colori, rossi, blu, gialli o verdi, con i quali portava maglie di colori contrastanti, lilla, violetto, marrone e multicolori, e accettava i complimenti strappati dal suo abbigliamento con la grazia condiscendente di una attrice magnificata per una nuova interpretazione.
Mougham omosessuale egli stesso, lungo il racconto, non nasconde di frequentare ambienti discutibili ove, ad esempio, uomini ballano con uomini.
Sentitelo a p. 208 mentre descrive una serata in due diversi locali parigini:
Una o due donne lanciarono a Isabel, passandole davanti, occhiate provocanti di cui forse lei non capì il significato [...] alcuni uomini ballavano con adolescenti grassi, con occhi truccati; donne allampanate con i lineamenti duri ballavano con donne grasse dai capelli tinti.
Il filo del rasoio romanzo molto celebre, riedito moltre volte fino al 2005 per Adelphi, narra l'emozione di un uomo alla ricerca di sé stesso e apre il dibattito ai grandi temi della vita.
Dal libro sono stati realizzati due film.
Il primo nel 1946 con la regia di Edmund Goulding e un remake, del 1984, di John Byrum.