recensione diStefano Bolognini
Il giardino di cemento
"La mamma è morta" e quattro adolescenti ed un bambino, tutti fratelli, si trovano improvvisamente soli, e dimenticati da tutti, in una caseggiato di periferia con un grande giardino e il cadavere della madre sepolto in cantina.
Jack e la sorella maggiore, i più grandi, vivono l'uscita dall'adolescenza giungendo all'incesto.
Molto interessante la figura del fratellino minore che improvvisamente pretende di essere considerato una bambina, anche per evitare i pestaggi a scuola: "I bambini non picchiano le bambine!".
Il bambino è assecondato dai fratelli, che non trovano nulla di strano nei sui desideri.
In questo romanzo (da cui è stato tratto l'omonimo film di Andrei Birkin), che ha il sapore di un thriller, si rivivono le atmosfere cupe, sensuali e sadiche de I ragazzi terribili di Cocteau.