recensione diDaniele Cenci
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Luca convive tra alti e bassi col suo compagno.
Tentato dall'idea di porre fine alla sua mediocre esistenza, eredita inaspettatamente da un luminare della psiche un'enorme casa. Mentre la esplora, s'imbatte in un libro che cela 14 nastri coi monologhi di alcuni 'pazzi da legare' ospitati nella clinica dello zio.
Ascoltandoli nella solitudine della magione avita, il protagonista approderà come in trance nella isola misteriosa della follia, calandosi in un'inesauribile miniera di indicibili ossessioni: fino all'ultima, dolorosa confessione, la sua.
Tra inquietanti labirinti mentali alla Escher e gelide architetture interiori da nouveau roman, il sorprendente esordio narrativo del coautore di "Cucina gay" (Coniglio, 2005).
Disponibile alla Babele di Roma e su www.lulu.com