recensione diStefano Bolognini
Una guida spregiudicata per adolescenti
Provocante trattato di sessuologia per giovani, del 1966.
I temi toccati, con un linguaggio privo di inibizioni, sono disparati, e vanno dal rapporto adulto-adolescente alla fisiologia degli organi genitali (pag. 28: "I testicoli, detti comunemente palle"), alla storia del sesso e della pornografia, al problema delle perversioni sessuali e così via.
Stupisce il tono spregiudicato della trattazione.
Dell'omosessualità, non annoverata tra le perversioni, l'autore ripercorre la storia a partire dalla libertà di costumi dei greci per arrivare alla morale giudaica (a p. 43: "Gli antichi ebrei erano un popolo dalla mentalità ristretta e bigotta che si interessava di ben poche cose oltre alla religione e alle lotte fra le tribù").
Tra le perversioni, ad esempio, Wilson annovera la necrofilia, ma la considera, a pag. 75: "piuttosto rara ed assolutamente innocua".
Curiosi i numerosi riferimenti a personaggi celebri i relazione alla storia della sessualità.
Tra i tanti la transessuale Roberta Cowell, prima "operata" inglese della storia, è considerata un esempio dei confini labili tra maschilità e femminilità, Casanova è annoverato tra i grandi amatori (persone che per la propria soddisfazione hanno bisogno di successo facile successo sessuale, ma incapaci di provare sentimenti amorosi) mentre Nerone, Lawrence, Burrough, Lord Byron, infine, sono considerati omosessuali repressi.
Un lungo passo sull'omosessualità, è utile a comprendere lo spirito del testo:
"Roberta Cowell nel suo libro sottolinea il fatto che fintanto che rimase uomo non fu mai attratto da altri uomini, ma ammette che forse la sua aggressiva mascolinità ed il suo violento disgusto nei confronti degli invertiti erano un inconscio tentativo di ribellarsi alle sue reali tendenze...
Non c'è dubbio che un giorno o l'altro gli scienziati capiranno che cosa produce l'omosessualità in coloro che nascono omosessuali.
Comunque, per il momento, la cosa non ha grande importanza.
Gli omosessuali in definitiva non fanno male a nessuno. Sono di solito molto intelligenti e dotati di temperamento artistico... Molte ragazze resterebbero stupefatte se sapessero che il loro divo preferito è omosessuale ma la cosa è più che probabile...
Gli omosessuali aggiungono una voce di colore alla nostra vita sociale...
Fortunatamente la vecchia scuola convinta che tutti gli omosessuali dovrebbero essere frustati sta rapidamente morendo...
E' probabile che da noi si possa vivere abbastanza da vedere accanto ad ogni nome sul Chi è? l'annotazione omosessuale oppure eterosessuale.
Non credo affatto che la percentuale degli omosessuali aumenterebbe se essi fossero trattati con questa disinvoltura". (p. 70)
Questo libro inglese non sembra avere avuto in Italia il successo che meritava.