I ventiquattro sonetti pubblicati in questo libro minuscolo da Marco Simonelli sono di tipo inglese, non italiano: sono composti cioè da tre quartine, ognuna con rime diverse, e da un distico finale a rima baciata; se nella poesia inglese questo modello prevalse nel Rinascimento a causa della maggiore scarsità in quella lingua di parole che rimano tra loro, Simonelli lo sceglie come ironico richiamo proprio alla poesia di Shakespeare, cui allude anche l'anfibologia del titolo Will, che è volontà, voglia, ma altresì il nome del poeta di Stratford. Si tratta d'un canzoniere che presenta le situazioni tipiche della passione gay con un linguaggio leggero, fantasioso e brioso, che mescola vocaboli e sintassi classicheggianti a termini tipicamente odierni e colloquiali, con risultati spesso gradevoli e divertenti, anche se parecchi componimenti sembrano inseriti tanto per far numero, ed anche se un po' di labor limae su qualche endecasillabo zoppicante o duro non avrebbe potuto che giovare alla raccolta.