recensione diGiulio Verdi
God only knows what I'd be without you
Roman ha anche un figlio maschio, Alby, erede designato del comando della comunità. L'omosessualità di Alby è nota a tutti, dentro e fuori Juniper Creek, ma nessuno osa dire una parola finché il padre-profeta è in vita. Nel frattempo, Alby è reso schizofrenico dal senso di colpa che avverte: approfitta del buio della sera per lasciare la moglie Lura a casa coi figli e cercare rapporti con sconosciuti camionisti nei bagni delle stazioni di servizio o in motel, ma di fronte alla possibilità di consumare reagisce sistematicamente in maniera violenta e autodistruttiva. Tornato a casa, si sfoga ovviamente sulla moglie o su chiunque gli capiti a tiro.
La situazione cambia radicalmente quando Roman muore e Alby prende il controllo del compound, rivelandosi ancora più ingiusto e tiranno del padre. Minaccia di rendere pubblica la verità su Bill e famiglia, mettendo in pericolo anche sua sorella. Impone matrimoni indesiderati a destra e a manca. Costringe la madre all'esilio e lei, per tutta risposta, ingaggia un sicario che lo seduce in uno dei bagni di cui sopra e tenta di ucciderlo. Alby la ripaga con la stessa moneta: piazza con le sue stesse mani una bomba nella camera d'albergo dove la madre si rifugia, ma la detonazione non ha l'effetto sperato. Intanto il fantasma del padre Roman si materializza per sminuirlo e tormentarlo ogni volta che ha un rapporto sessuale con un uomo.
La quarta stagione è quella in cui Alby ha più spazio. In un parco incontra Dale, uomo d'affari in viaggio a Salt Lake City, e i due finiscono subito a letto. Sia Alby sia Dale sono molto stupiti quando, il giorno seguente, si rivedono e devono fingere di non conoscersi in un contesto molto più formale: Dale è stato infatti nominato amministratore fiduciario di Juniper Creek dallo Stato dello Utah, ed è incaricato (per farla breve) del suo smantellamento. Dale si rivela a sua volta sposato con figli, nonché fondatore di un gruppo di ex-gay che promuove terapie riparative. I due sono autenticamente innamorati l'uno dell'altro: Alby riesce a conquistare Dale con visite a sorpresa e haute cuisine cristiano-fondamentalista, mentre Dale si fa più morbido nei confronti del compound e convince Alby a gestirlo in un'ottica più contemporanea. Bill, che sperava di vedere cancellato per sempre il potere dei Grant, è perplesso dal cambio d'atteggiamento di Dale.
Alby sembra finalmente accettare il proprio orientamento sessuale e di ciò si accorge sua moglie Lura: è a causa dell'intervento di quest'ultima che l'idillio si tramuta in tragedia. Lura raggiunge Bill e gli chiede protezione in cambio della rivelazione dello scottante segreto. Bill ricatta Dale, Dale si impicca. A scoprire il cadavere appeso è Alby, con un enorme mazzo di fiori in mano, pronto ad annunciargli che aveva deciso di abbandonare Juniper Creek e comprare un appartamento con lui.
Nella serie ci sono anche dei personaggi omosessuali (o quasi) più marginali: [1] Heather, collega di una figlia di Bill alla cassa di un fast food, che sembra inizialmente essere attratta dalle ragazze (e dalla figlia di Bill in particolare) salvo poi finire per sposare il figlio maggiore di Bill; [2] Selma, sorella di Roman cacciata dal compound, particolarmente butch e sempre vestita da uomo (ma sposata con un uomo poligamo); [3] infine un innominato contrabbandiere di pappagalli messicano ed effeminato, che viene ucciso durante un processo sommario a opera di Selma.
L'abbondanza di personaggi omosessuali e la straordinaria qualità del personaggio di Alby non sono casuali: Mark V. Olsen e Will Scheffer, creatori e sceneggiatori della serie, sono partner nella vita oltre che sul lavoro. La seconda e la terza stagione si avvalgono anche del lavoro di scrittura di Dustin Lance Black, premio Oscar per "Milk" nel 2008: Black è nato e cresciuto omosessuale in una comunità mormone californiana, quindi sa di cosa parla.