recensione di Mauro Giori
Something for Everyone
La fattura è solamente discreta, ma l'intreccio di questa commedia nera è costruito con intelligenza, a partire da tonalità leggere che non lasciano prevedere le crescenti svolte ciniche del protagonista (Konrad), apparentemente lieve e sottomesso, in realtà diabolico e privo di scrupoli nello sfruttare il proprio fascino di seduttore per dare la scalata all'alta società. Ogni letto (come da allusione del titolo) serve allo scopo, e in particolare quello della giovane e ricca Anneliese, borghese piena di soldi, e quello di Helmut, il figlio di una contessa in decadenza della quale Konrad si sforza invece di evitare la figlia, sgraziata e dozzinale. Ma sarà quest'ultima a preparare l'unica sorpresa cui il giovane arrivista non saprà trovare rimedio, a differenza di quanto aveva fatto per tutti gli altri ostacoli che ne avevano intralciato il cammino, aggirati o risolti uccidendo, gestendo con disinvoltura matrimoni e patrimoni, facendo allontanare impietosamente gli avversari e circuendo la svampita contessa interpretata con mano squisita da Angela Lansbury.
Konrad è invece affidato a Michael York, le cui smorfie e la cui secchezza non bastano a dare al suo personaggio il magnetismo che sarebbe necessario trasudasse per giustificare tanta carriera: deve pertanto sopperire la fantasia dello spettatore. Più adatto Higgins (che qualcuno ricorderà protagonista de I misteri del giardino di Compton House) nella parte di Helmut, timido e malinconico ma rapido ad approfittare del nuovo piacente cameriere e a tal punto genuinamente innamorato da non comprenderne la vera natura e da prestarsi con passiva complicità alle sue macchinazioni.
La scena del bacio appassionato (almeno da parte di Helmut), pur servendo a una situazione comica risaputa (i due vengono scoperti in questa occasione da Anneliese), non era moneta corrente all'epoca, così come non lo erano le altre sequenze che coinvolgono il ragazzo e Konrad: la seduzione sfacciata in riva al lago; la scena dall'intimità inequivocabile nella camera di Konrad (questa volta è il maggiordomo a entrare inopportunamente nella stanza); lo scambio di battute sulla scala in cui Helmut vorrebbe chiarire i suoi sentimenti ed emerge chiaramente che i due non sono fermi a uno stadio platonico; il dialogo in barca dopo che Konrad e la contessa hanno annunciato il loro fidanzamento («You can sleep with everyone, can't you?», accusa Helmut; «If I have to. But I have my preferences...», si difende l'altro mentre lo abbraccia). Senza contare che Konrad trova il ragazzo ad aspettarlo nel suo letto (ed è ovvio che non è una novità) proprio il mattino successivo alla prima notte passata con la contessa.