recensione diMauro Giori
Le roi de l'évasion
Prima di tentare la strada del realismo con Lo sconosciuto del lago, Guiraudie si dedica a una commedia dai toni surreali e vagamente bunuelliani nel raccontare le vicende di un improbabile gruppo di campagnoli che, dietro a fattorie e trattori, nascondono un mercato clandestino legato a una radice afrodisiaca usata come droga eccitante da mezzo villaggio, oltreché dai gay che frequentano il locale luogo di battuage. Ne esce il quadro di una provincia contadina singolarmente disinibita e disincantata, anche rispetto all’omosessualità.
Al centro di tutto c’è Armand, un rappresentante di macchine agricole, sovrappeso, pacioso e di mezza età, cui piacciono gli uomini anziani ma che ha anche un debole per le ragazzine. Mentre cerca il compagno della sua vita, si infatua di Curly, la figlia adolescente di un burbero concorrente. Denunciato dai genitori, Armand si ritrova sorvegliato dalla polizia e con un braccialetto elettronico al polso, ma non rinuncia a una fuga romantica con la disinibita fanciulla, aiutato nelle sue prestazioni dalla radice di cui sopra. Tra incubi e persecuzioni grottesche, Armand finirà con lo stancarsi presto di Curly per tornare a cercare l’uomo giusto, ritrovandosi nel letto persino il poliziotto che molto bonariamente lo aveva ammonito e sorvegliato.
Non capita spesso di vedere una commedia gay in cui i personaggi hanno tutti almeno quarant’anni, quando non settanta, e in cui il protagonista fa poco più che correre per i boschi in mutande pur non avendo addominali sagomati da mettere in mostra, scappando da questo o da quell’inseguitore svogliato.
Divertono la misurata incoerenza di alcune interazioni tra i personaggi e la leggerezza con cui si deridono convenzioni e ipocrisie per individuare l’unico comune denominatore nel desiderio e nella ricerca di affetto in un’altra persona («Perché, diciamocelo, niente è per sempre eccetto la morte e le tasse», sentenzia il satiro settuagenario). Diverte altresì la casualità di certe azioni, accoppiamenti compresi: se Armand si dice bisessuale, di fatto riesce a consumare con la ragazzina solo grazie alla radice, mentre quasi tutti gli eterosessuali dichiarati o presunti tali finiscono con il concedersi ad Armand o ad altri uomini.